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Dors sembrava divertita. «Meteorologia?»
«Sì. Hanno in programma del lavoro per domani e io salirò con loro» rispose Seldon.
«La storia ti ha stancato?»
Seldon annuì cupo. «Sì, sarà un cambiamento gradito. E poi, secondo Randa è un problema troppo vasto per i mezzi della matematica, quindi mi farà bene vedere che la mia situazione non è unica.»
«Spero che tu non soffra di agorafobia.»
Seldon sorrise. «No, non sono agorafobico, ma comprendo perché tu me l’abbia domandato. Randa afferma che i trantoriani spesso lo sono e non vogliono andare sulla Faccia superiore. Immagino che si sentano a disagio, senza un involucro protettivo.»
Dors annuì. «Una spiegazione logica, ma ci sono molti trantoriani anche sugli altri pianeti della galassia. Turisti, amministratori, soldati e altro ancora. E poi l’agorafobia non è tanto rara nemmeno tra gli stranieri.»
«Può darsi, Dors, comunque io non ne soffro. Sono curioso e ho voglia di distrarmi, quindi domani andrò con loro.»
Dors esitò. «Dovrei venire con te, ma domani mi aspetta una giornata densa di impegni. Be’, se non sei agorafobico, non avrai problemi e probabilmente ti divertirai. Resta vicino ai meteorologi, d’accordo? Ho sentito di gente che si è persa, lassù.»
«Sarò prudente. È da parecchio tempo che non mi perdo davvero in un posto.»