Il flop jugoslavo

Bernard Vukas (1927-1983)

Al Bologna dal 1957 al 1959; 47 presenze ufficiali.

Esordio in campionato: 15-9-1957, Lazio-Bologna 4-3

Com’è possibile che uno dei più forti calciatori croati di tutti i tempi sia stato anche uno dei principali fiaschi della storia del Bologna? Pochi dubbi che Bernard Vukas sia stato un grande campione. La misura del suo potenziale a livello europeo si ebbe a Belfast, in una partita che opponeva una selezione della Jugoslavia e di altre nazionali continentali alla Gran Bretagna. Vinsero gli slavi 4-1 e Vukas ne segnò tre. Se a questo si aggiunge che la nazionale jugoslava tra il 1955 e il 1957 aveva asfaltato due volte quella italiana (4-0 e 6-1) c’erano elementi sufficienti per procedere speditamente all’acquisto. L’arrivo del campione fece andare in deliquio il commentatore sportivo della Rai: «Lo fermano come possono, padrone della palla sfugge con abilità al controllo dei difensori, se li attira addosso per servire i compagni perché è un costruttore. Combattente tenace, palleggiatore finissimo, dà tutto sé stesso per la squadra: è il giocatore rossoblù di maggior classe, ma non trova collaborazione nei compagni, anzi spesso lo intralciano, rovinandogli le azioni». Peccato che quel giudizio affrettato riguardasse solo le prime due uscite di Vukas, contro Lazio e Udinese, a segno in entrambi i casi. Ben di rado un talento concentrò tutti i suoi colpi migliori in centottanta minuti. Da lì in avanti, del croato si cominciò a parlare per altre abilità, come quella di far tardi la notte. Gli fu concessa una seconda possibilità nel 1958-59, dove non riuscì ad andare in gol nemmeno una volta.