Il biondo
Tazio Roversi (1947-1999)
Al Bologna dal 1964 al 1979; 459 presenze ufficiali.
Esordio in campionato: 11-4-1965, Bologna-Mantova 4-1
Nacque terzino e terzino rimase per tutta la vita, fedele alla maglia come pochi, tanto che alla resa dei conti è ancora il secondo calciatore rossoblù per maggior numero di presenze ufficiali (459). Solo Giacomo Bulgarelli ha fatto meglio. Mantovano di Moglia, arrivò a Bologna ancora minorenne, così presto da potersi fregiare dello scudetto cucito sulla maglia, quando esordì in serie A, l’11 aprile 1965, proprio contro il “suo” Mantova. Un lento apprendistato l’ha poi portato a guadagnarsi il posto fisso, passando sotto la cura di dieci allenatori diversi. Ma dal 1968-69 nessuno di loro fu più in grado di toglierlo dal campo. Segnava pochissimo (due reti in tutta la carriera), come del resto prescrive il ruolo, ma altrettanto poco si faceva espellere. Il bilancio di quindici stagioni parla di sole due espulsioni, una rimediata assieme a Franco Causio e l’altra per un fallo su Gigi Riva, talmente veniale che all’uscita dal campo Roversi e Riva si strinsero la mano, e lo stesso fece l’arbitro, riconoscendo nel terzino rossoblù un esempio di correttezza. Altrettanto leale non fu la vita nei suoi confronti: dopo esser tornato a Bologna per allenare i giovani, un male tremendo lo stroncò ancora nel pieno della vita. Per rintracciarlo nelle foto d’epoca basta cercare la chioma più bionda e il sorriso più sincero.