L’uomo che torna

Carlo Nervo (1971-)

Al Bologna dal 1994 al 2007; 417 presenze ufficiali.

Esordio in campionato: 28-8-1994, Bologna-Palazzolo 1-1

Ancor prima di arrivare a Bologna, dove avrebbe inaugurato un ciclo di 417 partite (terzo posto assoluto nella graduatoria di sempre dopo Carlo Reguzzoni e Tazio Roversi), Carlo Nervo intrecciò il suo destino con la squadra rossoblù. Campionato di serie C 1993-94: un Mantova quasi imbattibile arriva secondo a soli due punti dal Chievo, mancando d’un soffio la promozione diretta, che forse avrebbe scongiurato il fallimento della società; nell’economia di quel campionato erano state decisive le sconfitte, sia all’andata sia al ritorno, con il Bologna. Della squadra virgiliana Carlo Nervo era uno dei talenti più in vista. Ma il libera-tutti imposto dal tribunale lo buttò letteralmente su una strada. Ad approfittarne fu il Bologna, rapido nell’assemblare un gruppo di giovani sconosciuti in cerca di riscatto, guidati da un condottiero scafato come Renzo Ulivieri. Nervo era uno di questi: giocava tornante destro interpretando il suo ruolo in chiave sia antica sia moderna, un calciatore a tutta fascia, di corsa inesauribile e con ottimo fiuto del gol (ne metterà a segno 36 dal 1994 al 2007 in maglia rossoblù). Tutta la lunga stagione del presidente Gazzoni fu attraversata dalle sue falcate sulla fascia: la doppia promozione dalla C alla A, gli anni delle qualificazioni alla Coppa Uefa, la vittoria dell’Intertoto, la finale mancata per un rigore inesistente assegnato al Marsiglia, la lenta discesa dei primi anni Duemila fino alla retrocessione in serie B che lo spinse a dire basta, scegliendo il Catanzaro, destinazione sorprendente per un calciatore che non s’era mai spinto più a sud di Bologna e che non aveva mai giocato fuori dal triangolo emiliano-lombardo-veneto. Poi la nostalgia del rossoblù ebbe il sopravvento e nel 2006-07 accettò di tornare per tentare l’impossibile impresa di risalire in serie A in un campionato cadetto mai così competitivo (se la giocavano Genoa, Napoli e Juventus, che furono puntualmente promosse in blocco). Dal 2002 al 2004 Nervo rientrò anche nel gruppo della Nazionale di Giovanni Trapattoni, giocando sei partite amichevoli, senza mai perderne una. Nel giugno 2009, dopo vent’anni di calcio, si buttò nel campo della politica. Candidatosi sindaco per il Comune di Solagna, Vicenza, stravinse le elezioni con una lista civica sostenuta dalla Lega Nord, ma si accorse ben presto che mantenere quello scranno era molto più complicato che difendere un posto in squadra. Perse strada facendo due assessori e silurò il vicesindaco. Fu la sua prima e ultima esperienza in politica.