Fratello d’arte

Antonio Bernabéu Y Yeste (1890-1967)

Al Bologna dal 1909 al 1912; 13 presenze ufficiali.

Esordio in campionato: 20-3-1910, Bologna-Sempre Avanti 10-0

Se la storia del Bologna è geneticamente collegata a quella del Real Madrid lo si deve ai fratelli Bernabéu. Santiago, classe 1895, dopo aver giocato e allenato i blancos fu per 35 anni il loro insuperato presidente, vincitore di 29 trofei ufficiali; Antonio, cinque anni più vecchio di lui, figurò invece tra i soci fondatori del Bologna Football Club. Due squadre, due destini segnati dal pallone. La famiglia Bernabéu era cresciuta a Ontinyent, nella comunità Valenciana, dove il padre José Bernabéu Ibáñez era l’amministratore delle proprietà del marchese di Villafuerte e della contessa di Montealegre. Trasferitisi a Madrid nel 1900, i fratelli frequentarono il prestigioso Collegio di San Lorenzo dell’Escorial e qui vennero a contatto per la prima volta con il football, lo sport d’avanguardia giocato dagli studenti inglesi. Fu una folgorazione. Santiago entrò nelle giovanili del Real Madrid, mentre Antonio nel 1909 fu spedito in Italia a continuare gli studi in giurisprudenza al Collegio di Spagna di Bologna, l’antica istituzione riservata alle famiglie della classe dirigente spagnola. Nel calcio Antonio trovò il primo argomento per familiarizzare con i nuovi compagni. Complice dei pomeriggi trascorsi ai Prati di Caprara era il connazionale Benito Álvarez Buylla, il conduttore dell’Istituto, proprietario di un vero pallone di cuoio che animava interminabili sfide improvvisate, con le porte senza traversa e i limiti del campo disegnati alla meno peggio. Quando il 3 ottobre 1909 alla Birraria Ronzani si riunirono i primi soci del futuro Bologna Football Club, Antonio Bernabéu era in prima fila, attentissimo a seguire le fasi dell’atto costitutivo della società, pur sapendo che da lì a pochi anni avrebbe dovuto lasciare la sua città adottiva, cosa che accadde puntualmente, e in circostanze drammatiche, quando l’8 settembre 1911 gli giunse la notizia della morte della madre Antonia. Tornato in Spagna per i funerali, fece in tempo a rientrare a Bologna per laurearsi con una tesi sulla pubblicità immobiliare comparata tra Spagna e Italia e soprattutto per giocare un’altra partita il 18 febbraio 1918, l’ultima delle tredici ufficiali in cui vestì la maglia rossoblù. La vita e il lavoro lo portarono lontano: fu presidente della Federazione Spagnola di Calcio, poi anche numero uno del Real Madrid (sebbene per breve tempo) poi deputato e infine presidente della Banca del Messico. Nel 1959 il Bologna compì mezzo secolo. Antonio Bernabéu non aveva dimenticato i suoi anni giovanili al Collegio e con puntualità disarmante spedì una lettera di ricordi commossi al “Resto del Carlino”, rievocando «i vecchi collegiali che si riuniscono ancora a cena il 23 di ogni mese». Morirà il 17 luglio 1967, in tempo per festeggiare a distanza l’ultimo scudetto del “suo” Bologna.