12
Diana, Cheltenham, 1921
Non trovarono niente quando scavarono nel mio bellissimo giardino in Birmania, niente di niente, tranne la scarpina di lana, quindi che senso aveva? Qui, ora che le prime luci dell’alba filtrano attraverso le tende, sento un coro di uccellini che danno il benvenuto al nuovo giorno. Resto a lungo alla finestra, a osservare il sole che tinge d’oro le cime degli alberi. Quando guardo giù, vedo un uomo con un cappello di feltro grigio e un impermeabile blu scuro svoltare nel nostro vialetto d’ingresso. Vacillo. È ancora presto. Sono già venuti a prendermi? Quando sento delle voci al piano di sotto, mi avvicino furtiva alla porta e la socchiudo leggermente, stando più che attenta a dove metto i piedi sulle assi di legno scricchiolanti. Suona il campanello e, una volta aperta la porta, sento di nuovo le voci. Stavolta dall’ingresso e un po’ più forti di prima, anche se ancora attutite e non abbastanza chiare da permettermi di capire cosa stiano dicendo.
Mi aggrappo allo stipite della porta e, anche se l’ansia mi dà le vertigini, esco sul ballatoio. Poi, sporgendomi dalla ringhiera, guardo giù dalle scale. Una porta interna si chiude e l’ingresso si svuota – regna il silenzio più totale. Tiro un sospiro di sollievo e torno in camera mia. Forse è uno dei colleghi di Douglas e non ha niente a che vedere con me.
Questa stanza all’ultimo piano con le pareti spioventi è diventata la mia prigione – o forse è un’oasi di tranquillità? Comunque sia, quassù sono al sicuro. Se butto giù le pillole che la nostra governante mi porta ogni mattina e sera insieme a un bicchiere d’acqua, dicono che non costituirò un pericolo per me stessa… né per gli altri. Sorrido. Se mi ricordo di inghiottirle e non mi limito a nasconderle sotto la lingua…
Sento di nuovo le voci e torno in punta di piedi sul ballatoio. Dalla mia posizione sopraelevata, vedo l’uomo con l’impermeabile blu scuro. Ha alzato gli occhi verso di me. Sorride, china il capo e inizia a salire le scale.
Malgrado la mente annebbiata, c’è una cosa di cui sono sicura.
Non sono pronta ad andare.