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Baley e i suoi robot seguirono Amadiro fuori dal suo ufficio.
Questi si fermò di fronte a una porta, lungo il corridoio, e disse: «Prima di andarvene, avete bisogno dei servizi?»
Per un momento Baley non capì. Poi ricordò il significato della frase antiquata, che Amadiro doveva conoscere grazie alle sue letture storiche
«Un antico generale,» rispose, «di cui non ricordo il nome, una volta disse, avendo in mente le esigenze improvvise della vita militare: “Non perdete mai l’occasione di pisciare”.»
Amadiro fece un largo sorriso, e disse: «Ottimo consiglio. Altrettanto buono quanto il mio di pensare seriamente a quanto vi ho detto. Ma mi accorgo che esitate lo stesso. Non penserete che vi stia tendendo una trappola? Credetemi, non sono un barbaro. Siete mio ospite in questo edificio, e soltanto per questa ragione siete perfettamente al sicuro.»
«Se esito,» disse Baley, «è perché non so se sia opportuno che usi il... i vostri servizi, dal momento che non sono Auroriano.»
«Sciocchezze, mio caro Baley. Che alternativa avete? I bisogni prima di tutto. Vi prego, entrate. Consideratelo un simbolo del fatto che io non sono vittima dei comuni pregiudizi auroriani, e non nutro nessuna ostilità verso di voi e la Terra.»
«Potreste fare un passo oltre?»
«Cioè?»
«Potreste anche mostrarmi che siete superiore ai pregiudizi di questo pianeta contro i robot...»
«Non ci sono pregiudizi contro i robot,» si affrettò a dire Amadiro.
Baley annuì solennemente, come se accettasse l’affermazione, e terminò la frase: «...permettendo a Giskard e Daneel di entrare nel Personale con me? Comincio a sentirmi a disagio senza di loro.»
Per un momento Amadiro parve scosso. Si riprese quasi subito e disse, quasi torvamente: «Ma certo, signor Baley.»
«Però se ci fosse qualcuno dentro, potrebbe avere delle obiezioni. Non voglio creare uno scandalo.»
«Non c’è nessuno dentro. Questo è un Personale singolo, e se qualcuno lo stesse usando, ci sarebbe il segnale di occupato.»
«Grazie, dottor Amadiro,» disse Baley. Aprì la porta e disse: «Giskard, entra prego.» Giskard ebbe un’evidente esitazione, ma non disse nulla ed entrò. A un gesto di Baley, Daneel lo seguì, ma passando prese Baley per un braccio, spingendolo davanti a sé. Mentre la porta si chiudeva, Baley disse: «Esco subito. Grazie per avermelo lasciato usare.»
Entrò nel Personale con la massima indifferenza possibile, pur sentendo una stretta alla bocca dello stomaco. Che la stanza contenesse qualche spiacevole sorpresa?