81
Ancora una volta, Baley attraversò il prato fra la casa di Fastolfe e quella di Gladia. L’avrebbe rivista per la quarta volta in tre giorni, e questa (il suo cuore parve stringersi in un nodo duro), sarebbe stata l’ultima.
Giskard lo seguiva a una certa distanza, intento più che mai a scrutare i dintorni. Senza dubbio, adesso che il Presidente era in possesso di tutti i fatti, non era più necessario preoccuparsi tanto della sicurezza di Baley... ammesso che fosse mai stato necessario, dal momento che era stato Daneel ad essere in pericolo. Presumibilmente, Giskard non era stato ancora aggiornato sui suoi compiti.
Soltanto una volta si avvicinò a Baley, e fu quando l’uomo lo chiamò per chiedergli dov’era Daneel.
Giskard lo raggiunse rapidamente, come se non volesse parlare a voce troppo alta. «Daneel sta andando allo spazioporto, signore, in compagnia di altri robot per preparare la vostra partenza per la Terra. Vi accompagnerà nel viaggio.»
«Bene. Ogni giorno in compagnia di Daneel è un piacere. Ci accompagnerai anche tu, Giskard?»
«No, signore. Mi è stato detto di rimanere su Aurora. Daneel comunque vi servirà alla perfezione, anche in mia assenza.»
«Ne sono sicuro, Giskard, ma mi mancherai.»
«Grazie, signore,» disse Giskard, e si ritirò in fretta com’era venuto.
Baley lo guardò pensierosamente per un momento o due. Una cosa alla volta, si disse. Adesso doveva vedere Gladia.