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Lo spazioporto si trovava all’estremità orientale della Città, in un Settore deserto situato, strettamente parlando, Fuori. La cosa era attenuata dal fatto che la biglietteria e le sale di attesa si trovavano in effetti nella Città, e che il tragitto fino alle navi avveniva in un veicolo che viaggiava al coperto. Per tradizione tutti i decolli avevano luogo di notte, cosicché una coltre di buio attutiva ulteriormente l’effetto dell’Esterno.
Lo spazioporto non era molto attivo, considerando il gran numero di abitanti della Terra. Questi lasciavano molto raramente il pianeta, e il traffico consisteva interamente in voli commerciali organizzati da robot o da Spaziali.
Elijah Baley, in attesa di imbarcarsi, si sentiva già tagliato fuori dalla Terra. Bentley sedeva accanto a lui, e fra i due c’era un cupo silenzio.
Finalmente, Ben disse: «Lo immaginavo che la mamma non sarebbe voluta venire.»
Baley annuì. «Anch’io. Mi ricordo come si sentiva quando sono andato su Solaria. Questa volta è lo stesso.»
«Sei riuscito a calmarla?»
«Ho fatto quello che ho potuto, Ben. E convinta che l’astronave avrà un incidente, o che gli Spaziali mi uccideranno appena metterò piede su Aurora.»
«Sei tornato anche da Solaria.»
«Questo serve solo a preoccuparla ancora di più: pensa che la mia fortuna non potrà durare a lungo. Comunque, tirerà avanti. Tu restale vicino. Passa un po’ di tempo con lei, e soprattutto non parlare di colonizzare nuovi pianeti. È questa la cosa che la preoccupa di più, sai. Crede che un giorno o l’altro tu l’abbandonerai. Sa di non poterti seguire, e che perciò non ti vedrebbe più.»
«Forse ha ragione,» disse Ben. «Potrebbe essere così.»
«Per te è facile affrontare la prospettiva, per lei no. Perciò non parlarne mentre io sarò via. D’accordo?»
«D’accordo. Ma credo che la mamma sia anche un po’ preoccupata per Gladia.»
Baley alzò la testa di scatto. «Le hai parlato...»
«Non ho detto una parola. Ma anche lei ha visto quello sceneggiato, e sa che Gladia è su Aurora.»
«E allora? E un pianeta grande. Credi che Gladia Delmarre sarà allo spazioporto ad aspettarmi? Giosafatte, Ben, possibile che tua madre non lo sappia che quella robaccia alla trivi era inventata per il novanta per cento?»
Con sforzo evidente, Ben cambiò argomento. «È buffo vederti seduto qui senza alcun bagaglio.»
«Ne ho anche troppo, quanto a questo. Mi toglieranno anche i vestiti non appena a bordo. Poi gli faranno un trattamento chimico e li butteranno nello spazio. Dopo di che mi daranno un guardaroba nuovo, ma non prima di avermi affumicato, ripulito e lucidato dentro e fuori. L’hanno fatto anche l’altra volta.»
Di nuovo cadde il silenzio.
Ben disse: «Sai papà...» e si fermò. Ci riprovò un’altra volta: «Sai papà...» ma non gli andò meglio.
Baley lo guardò negli occhi. «Cosa vuoi dirmi, Ben?»
«Papà, mi sembra di essere un perfetto cretino a dirlo, ma devo farlo. Non sei il tipo dell’eroe.»
«Anch’io non ho mai creduto che lo fossi.»
«Sei un tipo simpatico, e il padre migliore che si possa desiderare, ma non sei proprio il tipo dell’eroe.»
«Baley grugnì.»
«Però,» continuò Ben, «se uno ci pensa, sei stato tu a eliminare la Città Spaziale; sei stato tu a portare Aurora dalla nostra parte; sei stato tu a cominciare questo progetto di colonizzare altri pianeti. Papà, tu hai fatto più per la Terra di tutti quelli del governo messi insieme. E allora perché non ti apprezzano di più?»
«Perché non sono il tipo dell’eroe, e perché quello stupido sceneggiato mi ha inimicato ogni uomo del Dipartimento, ha sconvolto tua madre, e mi ha dato una reputazione a cui non posso tener fede.» Una luce si accese sull’avvisatore da polso. «Adesso devo andare, Ben.»
«Lo so. Ma quello che volevo dirti, papà, è che io ti apprezzo. E questa volta, quando tornerai, ti apprezzeranno tutti, e non solo io.»
Baley si sentì sciogliere. Fece un cenno rapido con la testa, mise una mano sulla spalla di Ben e mormorò. «Grazie. Abbi cura di te, e di tua madre, mentre sarò via.»
Si allontanò senza voltarsi. Aveva detto a Ben che andava su Aurora per discutere il progetto di colonizzazione. Se fosse stato così, avrebbe anche potuto tornare trionfante. Ma da come stavano le cose...
Pensò: “Tornerò in disgrazia. Se tornerò.”