Cinquantanove
15 gennaio 1944
Washington, d.c.
«Ha visto il rapporto?», chiese Barrett al segretario Hull.
«Quale rapporto?».
I due uomini erano in volo da Londra a Washington. Hull aveva la febbre. I dottori gli avevano ordinato di riposare. Ma Barrett insisteva che fosse urgente.
«Quello del ministero del Tesoro», rispose Barrett.
«Non so di che parli».
«È una questione bollente».
«Cosa dice?»
«Accusa il dipartimento di Stato di non aver fatto abbastanza per salvare gli ebrei in Europa».
«Stai scherzando».
«No. Morgenthau vuole che il presidente istituisca una commissione di governo per salvare gli ebrei da Hitler», disse Barrett. Il segretario del Tesoro Henry Morgenthau era l’unico ebreo del consiglio.
«E come?»
«Evacuandoli dall’Europa, creando dei rifugi, offrendo aiuti umanitari agli ebrei dei campi di concentramento… C’è un’intera lista di suggerimenti».
«Non succederà mai», disse il segretario di Stato. «Il presidente ha questioni più importanti di cui occuparsi».
Ma Hull aveva torto. Il 22 gennaio 1944 il presidente Roosevelt firmò l’Ordine Esecutivo numero 9417, con il quale creava la Commissione per i rifugiati di guerra. Al segretario Hull fu richiesto di mettersi in contatto con tutti i diplomatici statunitensi di stanza in Europa e ordinare loro di attenersi agli ordini. Hull, dal canto suo, ordinò a Barrett di occuparsene.
«Che priorità ha la questione, capo?», chiese Barrett.
Hull alzò gli occhi al cielo. «Accontenta il presidente e poi rimettiti al lavoro».