82

«Avanti, dimmi, come ha reagito?» esclamò Caro dopo aver superato la sala da pranzo, mentre avanzavano nella penombra della hall.

Simon si fermò ai piedi della scala e si voltò a guardarla. «Non ha fatto una piega.»

Caro lo fissò incredula. «In che senso?»

«Non ha detto niente e ha riattaccato.»

«Che cosa?» Spalancò gli occhi terrorizzata. «Merda! E se non venisse?»

Simon scrollò il capo deciso. «Non preoccuparti, Henning verrà. Su questo non ho dubbi. Sa che cosa possiamo trovare quassù. E deve impedirlo a qualunque costo.»

Caro gettò un’occhiata verso la scala. «E se negasse ogni accusa?» domandò sottovoce.

«Mia nonna diceva sempre che ogni bugia si vendica» ribatté Simon. «È impossibile non lasciare tracce. Anche se negasse tutto, avremmo prove sufficienti per mettere la polizia sulle sue tracce. Non appena vedranno Leonie, mi crederanno e allora, prima o poi, lo arresteranno. L’importante ora è di non dargli più tregua. Bisogna tenerlo infilzato all’amo, come un pesce.»

«Non sarebbe meglio chiamare la polizia?»

Sempre stringendo il grimaldello sottobraccio, Simon guardò l’ora sul cellulare. Erano passati tre minuti dalla sua telefonata a Henning. In auto avrebbe impiegato più o meno un quarto d’ora per raggiungere l’hotel, forse qualcosa di più. E Henning era a casa, Simon lo sapeva, perché durante la loro breve telefonata aveva riconosciuto il tintinnio delle stoviglie in sottofondo.

Di sicuro ho disturbato il vicepreside mentre era a tavola, pensò con gioia maligna.

«Aspettiamo ancora un po’» rispose. «Non voglio che la polizia arrivi prima di lui.»

Caro non replicò, ma era evidente che aveva sempre più paura.

Puoi ancora scappare, disse la voce di Lennard nella sua testa. Anche se sei un membro del rispettabile club dei fuori di testa, non hai davvero intenzione di salire lassù, vero?

In effetti non gli andava di farlo. Ma doveva. Per Mike, ma soprattutto per Melina e Leonie. E per le future vittime di Richard Henning.

Ora dipendeva da lui mettere fine a quella storia.

Sì, sali pure, disse un’altra voce nella sua testa. Era quella malvagia del lupo dei suoi incubi. Sali di sopra e morirai. Ma è giusto così, perché saresti dovuto morire già da tempo.

Mise a tacere quelle voci dicendo a se stesso che erano soltanto le sue paure a parlargli.

«Vieni» disse a Caro. «Non c’è più tempo da perdere. Andiamo di sopra.»

Attivò la funzione torcia sul cellulare e insieme affrontarono gli scalini scricchiolanti di legno.

Questa volta era Simon a precederla. Pensò a cosa gli aveva detto Caro. Che era diventato più coraggioso.

Forse era vero, ma più che altro era spinto dalla voglia di mettere la parola fine a quella storia.

Desiderava solo raggiungere la pace interiore. E per riuscirci doveva prima scendere all’inferno.

Incubo
titlepage.xhtml
part0000.html
part0001.html
part0002.html
part0003.html
part0004.html
part0005.html
part0006_split_000.html
part0006_split_001.html
part0007_split_000.html
part0007_split_001.html
part0007_split_002.html
part0007_split_003.html
part0007_split_004.html
part0007_split_005.html
part0007_split_006.html
part0007_split_007.html
part0007_split_008.html
part0007_split_009.html
part0007_split_010.html
part0007_split_011.html
part0007_split_012.html
part0007_split_013.html
part0007_split_014.html
part0007_split_015.html
part0007_split_016.html
part0007_split_017.html
part0007_split_018.html
part0007_split_019.html
part0007_split_020.html
part0007_split_021.html
part0007_split_022.html
part0008_split_000.html
part0008_split_001.html
part0009_split_000.html
part0009_split_001.html
part0009_split_002.html
part0009_split_003.html
part0009_split_004.html
part0009_split_005.html
part0009_split_006.html
part0009_split_007.html
part0009_split_008.html
part0009_split_009.html
part0009_split_010.html
part0009_split_011.html
part0009_split_012.html
part0009_split_013.html
part0009_split_014.html
part0009_split_015.html
part0009_split_016.html
part0009_split_017.html
part0009_split_018.html
part0009_split_019.html
part0009_split_020.html
part0009_split_021.html
part0009_split_022.html
part0009_split_023.html
part0009_split_024.html
part0009_split_025.html
part0009_split_026.html
part0009_split_027.html
part0009_split_028.html
part0010_split_000.html
part0010_split_001.html
part0011_split_000.html
part0011_split_001.html
part0011_split_002.html
part0011_split_003.html
part0011_split_004.html
part0011_split_005.html
part0011_split_006.html
part0011_split_007.html
part0011_split_008.html
part0011_split_009.html
part0011_split_010.html
part0011_split_011.html
part0011_split_012.html
part0011_split_013.html
part0011_split_014.html
part0011_split_015.html
part0011_split_016.html
part0011_split_017.html
part0011_split_018.html
part0011_split_019.html
part0011_split_020.html
part0011_split_021.html
part0011_split_022.html
part0011_split_023.html
part0011_split_024.html
part0011_split_025.html
part0012_split_000.html
part0012_split_001.html
part0013_split_000.html
part0013_split_001.html
part0013_split_002.html
part0013_split_003.html
part0013_split_004.html
part0013_split_005.html
part0013_split_006.html
part0013_split_007.html
part0013_split_008.html
part0013_split_009.html
part0013_split_010.html
part0013_split_011.html
part0013_split_012.html
part0013_split_013.html
part0013_split_014.html
part0013_split_015.html
part0013_split_016.html
part0014.html
part0015.html
part0016.html
part0017.html