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"Chiechan, sei tu? Che cosa c'è? È successo qualcosa? Qualcosa di brutto?"
La mia voce roca era identica a quella di mia madre quando è agitata.
"Povera Chiechan, ritorna, ritorna subito a casa" dissi.
Chiechan continuò a piangere, ma tentò di dire qualcosa.
Io mi sforzai di decifrare il suo balbettio.
"Vorrei tornare ma..." disse fra un singhiozzo e l'altro.
"Bene, allora torna. Ti aspetto, torna anche domani se vuoi" dissi.
Finalmente mi ero svegliata del tutto. Anche le piante di Chiechan, mentre guardavo la pioggia, sembravano in qualche modo tristi. Poiché Chiechan si sforzava di calmarsi per parlare, aspettai.
Non riuscivo a immaginare cosa potesse essere successo. L'unica cosa che mi veniva in mente era che, siccome là era il paradiso della droga, potesse avere fumato qualcosa che le aveva provocato uno stato di eccitazione nervosa.
"Kaori, c'è una cosa che non sono mai riuscita a dirti" disse Chiechan con voce bassa, nasale, ma in modo chiaramente comprensibile.
"Che cosa?" chiesi.
"Dopo essere venuta qui, ho capito che non c'era più niente che mi interessava nel lavoro agricolo. Ma ci sono comunque tante cose da fare ogni giorno. Dare una mano, cuocere il pane, insegnare il giapponese, da fare ce n'è. Potrei anche rimanere qui per sempre" disse Chiechan.
"Se così fosse, non cercherei di fermarti. Ma sarebbe meglio che tornassi almeno una volta. Perché piangi?" chiesi.
"Penso di dover restare qui" disse Chiechan.
"Chiechan, non è che ti hanno fatto il lavaggio del cervello? Io voglio vivere con te. Anche se non ci fossero più i soldi, vorrei vivere con te lo stesso, magari facendo qualche piccolo sacrificio" dissi.
"Kaori, io ti ho ingannato, e questo fatto mi sta pesando sempre di più"
disse Chiechan. "Io, io non sono niente. Non sono niente per te."
Non capii nulla di cosa volesse dire. "Chiechan, non è che hai fumato la marijuana o ti sei ingoiata qualche fungo e adesso stai delirando? Sei la figlia della sorella di mia madre, quindi come puoi dire che non sei niente?
"
"Ti sbagli" disse lei con voce spenta, rassegnata. "Mia madre, per i soldi, ha ingannato tutti."
"Cosa?!" Chiechan aveva smesso di piangere.
"Allora, sai che mia madre si era separata dall'uomo che aveva comprato