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"Naturalmente manderò quasi tutto via nave, tranne gli udon. Tuo padre non ce la farebbe ad aspettare tanto tempo. Attende con più ansia gli udon che il mio ritorno. Quindi li dovrò portare nel bagaglio a mano".
Nel supermarket, a quell'ora di pomeriggio c'erano pochissimi clienti, e io e mia madre comprammo diverse cose nuotando in quei grandi spazi.
Cavolo, salsa Otafuku, polvere di katsuobushi e altri ingredienti per l' okonomiyaki della sera, e inoltre i vari cibi che non si trovano in Malesia.
Poi, con le braccia cariche di sacchetti, andammo a prendere un tè in un bar lì vicino.
Mia madre era abbronzata, e sembrava molto più felice delle altre giapponesi della sua età. Mi sentivo fiera di lei. Se la vita all'estero l'avesse resa stanca, scontenta, insoddisfatta, sarebbe stato molto triste. Ma nonostante tutto, non faceva che ripetere: "Ah, che bello il Giappone, come si sta bene".
Mi spiegò che c'erano tante piccole cose positive di cui non ci si rende conto se non ci si allontana.
Mio padre e mia madre, quando vivevano in Giappone, non è che andassero particolarmente d'accordo, ma credo che la lotta contro la malattia e il fatto di aver dovuto mettere insieme le loro forze dopo essersi trasferiti all'estero avessero migliorato molto il loro rapporto. Anche questa era una cosa positiva. Qui in Giappone c'erano tante vie di fuga, e potevano evitare di confrontarsi fra di loro, ma all'estero, dove avevano pochi amici, era diverso.
"I soldi di Chiechan continuano ad arrivarti regolarmente?" chiese la mamma.
"Sì, controllo ogni mese su internet. Nessun problema" risposi.
"Dall'avvocato della zia."
"Se ne occupa seriamente" disse la mamma.
"Ma come ha fatto la zia a mettere da parte tanti soldi?" chiesi.
Mia madre sgranò gli occhi:
"Perché? Davvero pensavi che la zia, con la vita che faceva, potesse aver lasciato tutti questi soldi alla figlia?".
"Per la verità, avevo sempre nutrito qualche sospetto, ma siccome ogni mese quella cifra mi viene regolarmente versata sul conto, mi sono detta che non era il caso di indagare. Magari, se insistevo troppo, i soldi avrebbero smesso di arrivare" dissi francamente.
"Quei soldi vengono dal padre di Chiechan" disse la mamma.
"Cosa? Allora si sa chi è il padre di Chiechan?" chiesi sorpresa.