55

perplessa.

Quando spensi, apparve sollevata.

"Meno male, sei sempre tu, Kaori. Non riuscivo a capire cosa ti era successo" disse.

Quando lui mi telefonò al negozio, ero nel magazzino e stavo aprendo alcuni pacchi arrivati da poco.

Poiché mia zia è elegante in tutto, anche il magazzino non era un deposito buio, ma una stanza luminosa arredata in modo essenziale. Le pareti erano ricoperte di scaffalature fino al soffitto, costruite in modo che si potesse prendere con facilità qualsiasi merce. C'era anche una macchina per il caffè espresso. Mentre ne bevevo uno, allungato con un po' d'acqua, tiravo fuori dalle scatole gli articoli che avevo comprato, ci mettevo i prezzi ricavati dai miei calcoli, e prendevo degli appunti per capire quali erano le merci attualmente in deposito.

Le cose che avevo acquistato mi suscitavano già nostalgia. Nell'aprire le scatole, si sprigionava l'odore degli aeroporti italiani. Questo bastava a farmi rivivere la sensazione di camminare su quel pavimento, il ticchettio dei miei passi. Rivedevo persino le grandi pupille nere dei cani antidroga.

Ogni cosa mi ricordava un momento: Ah, questo l'ho comprato in quella strada quel giorno che era tutto nuvoloso... pensavo. Al negozio ogni tanto arrivava qualche cliente, e la commessa part-time aveva l'aria molto indaffarata. Di solito offrivamo il caffè alle clienti che si trattenevano a lungo e facevano molti acquisti, o alle persone che avevano appuntamento con la zia, e quel giorno la ragazza veniva continuamente a preparare il caffè per portarlo agli ospiti. Era piacevole avere tanto movimento al negozio.

Stavo lottando nel tentativo di sistemare i materiali di imballaggio riducendone il volume, quando squillò il telefono.

"Kaori, c'è una telefonata per te, da un certo signor Shinoda" disse la commessa.

Shinoda? Chi poteva essere? Forse quel signore della bottega di oreficeria a Firenze? Oppure quell'artigiano che costruiva violini a Cremona? Mentre cercavo rapidamente di passare in rassegna i giapponesi che avevo incontrato in quei posti, risposi al telefono.

"Sono Morisawa" dissi.

"Io..." disse una voce maschile.

"Chiedo scusa, ma lei è la signorina che qualche giorno fa era sull'aereo

Chie-chan e io
index_split_000.html
index_split_001.html
index_split_002.html
index_split_003.html
index_split_004.html
index_split_005.html
index_split_006.html
index_split_007.html
index_split_008.html
index_split_009.html
index_split_010.html
index_split_011.html
index_split_012.html
index_split_013.html
index_split_014.html
index_split_015.html
index_split_016.html
index_split_017.html
index_split_018.html
index_split_019.html
index_split_020.html
index_split_021.html
index_split_022.html
index_split_023.html
index_split_024.html
index_split_025.html
index_split_026.html
index_split_027.html
index_split_028.html
index_split_029.html
index_split_030.html
index_split_031.html
index_split_032.html
index_split_033.html
index_split_034.html
index_split_035.html
index_split_036.html
index_split_037.html
index_split_038.html
index_split_039.html
index_split_040.html
index_split_041.html
index_split_042.html
index_split_043.html
index_split_044.html
index_split_045.html
index_split_046.html
index_split_047.html
index_split_048.html
index_split_049.html
index_split_050.html
index_split_051.html
index_split_052.html
index_split_053.html
index_split_054.html
index_split_055.html
index_split_056.html
index_split_057.html
index_split_058.html
index_split_059.html
index_split_060.html
index_split_061.html
index_split_062.html
index_split_063.html
index_split_064.html
index_split_065.html
index_split_066.html
index_split_067.html
index_split_068.html
index_split_069.html
index_split_070.html
index_split_071.html
index_split_072.html
index_split_073.html
index_split_074.html
index_split_075.html
index_split_076.html
index_split_077.html
index_split_078.html
index_split_079.html
index_split_080.html
index_split_081.html
index_split_082.html
index_split_083.html
index_split_084.html
index_split_085.html
index_split_086.html
index_split_087.html
index_split_088.html
index_split_089.html
index_split_090.html
index_split_091.html
index_split_092.html
index_split_093.html
index_split_094.html
index_split_095.html
index_split_096.html
index_split_097.html
index_split_098.html
index_split_099.html
index_split_100.html
index_split_101.html
index_split_102.html
index_split_103.html
index_split_104.html
index_split_105.html
index_split_106.html