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conforto. Quando mi accorgevo che questo accadeva, mi sentivo incoraggiata a continuare.
L'amica che la zia aveva fatto venire al negozio comprò tanti piccoli pesci di Murano, che nell'ultimo viaggio avevo scelto e acquistato per la prima volta. Disse che ne avrebbe fatto regalini per le amiche.
Ah, l'isola di Murano! pensai guardando quei pesciolini di vetro appena venduti. Ricordavo l'eccitazione che mi aveva dato scoprirli in un qualsiasi negozio per turisti, intuire che avrebbero funzionato e ordinarne una grande quantità. Non so quanto tempo impiegai a sceglierli. Sapevo che se non li avessi guardati a uno a uno me ne sarei ritrovati alcuni con la faccia storta. Che nostalgia, il viaggio su quel piccolo vaporetto... Anche le mie lacrime quando mi ero persa, la preoccupazione nell'impacchettare quegli oggettini di vetro. Senza che me ne accorgessi erano diventate cose del passato. Il vento e il profumo di quel momento erano svaniti, restava solo la nostalgia. Non avrei conservato nemmeno gli oggetti che avevo acquistato: non servivano ad abbellire casa mia, ma sarebbero finiti nelle case di tante altre persone. Anche in questo c'era qualcosa di magico.
Quando la cliente se ne andò, la zia mi raggiunse nel magazzino.
"Fra le scatole arrivate ce n'era una con su scritto dieci, ma dentro c'erano solo nove pezzi" disse.
"Eh? Com'è possibile? Ho fatto i pacchi con tanta attenzione! Non può essere uno di quelli che ho imballato io."
"Infatti credo che sia uno di quelli inviati direttamente dalle ditte."
"Gli mando subito una mail" risposi.
È una cosa che succede spesso. Non credo che lo facciano apposta. Gli italiani in genere non sono molto precisi.
Quando telefono, con la voce che mi trema per la rabbia, spesso la risposta è:
"Ah, per il momento abbiamo messo solo quelli che avevamo".
E lo dicono con tanta sicurezza da farmi rimanere senza parole. Se volessi aspirare alla perfezione, credo che impazzirei, quindi mi rassegno e li tratto con magnanimità.
"Dì, hai un po' di tempo adesso? Io non ho ancora pranzato" mi disse la zia.
"Sì, va bene" risposi.
"Poi oggi pomeriggio potresti restare un paio d'ore al negozio? Dovrei dare la pausa anche alla commessa."
"Nessun problema."