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sia" disse la zia.
Era inutile negare che la situazione creasse dei disagi, ma se uno si arrendeva nei momenti difficili, continuare questo lavoro non aveva più senso, perciò decisi di fare come diceva Chiechan: seguire la corrente, guadagnandoci anche un po' di soldi in più. Dato che c'erano dei clienti fissi, andando al negozio avrei avuto più occasioni di sentirne il parere, e capire dalle espressioni del loro viso perché certi articoli non si vendessero molto.
L'aspetto positivo di un negozio-salotto come il nostro è che fra i clienti ci sono anche alcuni conoscenti ricchi della zia, che fanno grandi acquisti in una sola volta quando pensano che lei sia in difficoltà.
Io non sono particolarmente brava né a realizzare grandi incassi né a lanciare mode, in compenso riesco sempre a mantenere alto il livello del negozio.
La Yamada era una persona socievole che amava stare in mezzo alla gente. Quindi forse desiderava andare in un posto in cui poteva avere contatto con molte più persone della sua generazione. Mentre guardavo con un po' di emozione le sue penne e le sue carte, allineate in perfetto ordine, pensai: Probabilmente non la vedrò più. Una persona che fino a poco fa incontravo quasi ogni giorno. Quante volte avremo guardato insieme, distrattamente, la stessa strada davanti al negozio, le foglie dell'albero di iucca subito fuori all'ingresso, a volte annoiate, a volte in preda alla fretta. E ora non sarebbe tornata più. La vita era un susseguirsi di cose come queste. Non avrei più rivisto quel suo bel profilo, quel viso sempre truccato alla perfezione.
Tuttavia, riguardo al vuoto che la nostra direttrice aveva lasciato dietro di sé, a essere totalmente franca, provavo già una certa indifferenza.
Ancora una volta pensai: Sono poche le persone che diventano parte della nostra famiglia...
Come mai io vivevo con Chiechan? Come mai fra un numero di persone infinito come le stelle, mi era capitato di incontrare proprio quella giusta per me? Avevo paura a pensarci.
Ancora adesso, se solo penso a cosa sarebbe accaduto se quel giorno al funerale, magari perché ero stanca, o troppo attaccata alla mia vita da single, o resa nervosa dalla mancanza di sonno, avessi trovato Chiechan antipatica e mi fossi lasciata sfuggire quell'opportunità, mi batte forte il cuore.
Perché so che sarebbe potuto benissimo accadere.