LA POESIA CHE PRESE IL POSTO DI UNA MONTAGNA

 

Ecco, parola per parola,

La poesia che prese il posto di una montagna.

 

Egli ne inspirava l’ossigeno

Persino quando il libro era rivoltato sulla polvere del suo tavolo.

 

Gli ricordava di come aveva sentito il bisogno

Di un posto dove seguire una sua direzione,

 

Di come aveva riordinato i pini,

Spostato le pietre, e di com’era avanzato guardingo fra le nuvole,

 

Alla ricerca di un panorama appropriato,

Dove sentirsi perfetto in una compiutezza inspiegata:

 

La roccia ideale dove la sua inesattezza

gli avrebbe infine dischiuso la vista verso la quale erano protesi,

 

Dove lui avrebbe potuto coricarsi e, guardando il mare in basso,

Avrebbe saputo riconoscere la sua casa, incomparabile e solitaria.

Wallace Stevens