A mio padre, a Dado Massara,
che da bambino mi accompagnarono sul ghiacciaio

Sostammo, e avventurammo lo sguardo

Giù per le verdi fauci dolenti,

E ci si sciolse il vigore nel petto

Come quando si perde una speranza.

Dentro gli dorme una forza triste:

E quando, nel silenzio della luna,

A notte rado stride e rugge,

È perché, nel suo letto di pietra,

Torpido sognatore gigante,

Lotta per rigirarsi e non può.

Primo Levi, Il ghiacciaio, Avigliana, 15 marzo 1946