Gennaio.

Nelle città dell’Italia occupata, e in primo luogo a Roma, vengono istituiti reparti speciali di polizia che impiegano sadici di professione, tedeschi e italiani, con licenza di arrestare, torturare e uccidere a loro arbitrio, secondo il sistema hitleriano notte e nebbia.

A Verona, il tribunale fascista della repubblica di Salò condanna a morte i gerarchi colpevoli di aver votato contro il Duce nella riunione del Gran Consiglio di luglio. Tra i condannati è Ciano, genero del Duce. La condanna viene subito eseguita.

Sbarco alleato presso Anzio bloccato con mezzi ingenti dai Tedeschi. La linea del fronte in Italia si arresta a Cassino.

 

 

 

Febbraio-Aprile.

A nuove ordinanze della polizia italiana, segue, da parte dei fascisti coadiuvati da informatori locali, la ricerca e l’arresto degli ebrei già sfuggiti alle razzie tedesche.

A Roma, in risposta a un attentato partigiano contro una colonna di S.S. (32 morti) il Comando Tedesco per rappresaglia fa massacrare e gettare in una grotta (Fosse Ardeatine) 335 civili italiani.

In progressivo aumento il potenziale dell’Armata Rossa, per la cresciuta efficienza delle industrie di guerra nell’URSS e l’arrivo di materiale alleato. Impegnate su tutto il fronte in una serie di offensive (i dieci colpi di Stalin) le truppe sovietiche avanzano vittoriose verso occidente raggiungendo a sud il confine cecoslovacco.

 

 

 

Giugno-Luglio.

Con uno sbarco in Normandia, che apre un nuovo fronte occidentale contro i Tedeschi, gli Alleati dànno inizio alla riconquista della Francia.

In Italia, rotto il fronte di Cassino e ripresa l’avanzata dal sud, gli Alleati entrano a Roma.

Le forze italiane della resistenza, nella parte del paese ancora occupata dai nazisti si organizzano in un unico esercito (Corpo Volontari della Libertà), mentre alle azioni degli Alleati partecipano direttamente le truppe regolari italiane del Corpo Italiano di Liberazione, istituito dal re e da Badoglio. Da oriente, le truppe russe proseguono l’avanzata in direzione del Reich.

Nel Reich, fallisce un attentato di alti ufficiali tedeschi contro il Führer. Ne segue la morte dei congiurati, e di altre persone indiziate o sospette (circa cinquemila).

 

 

 

Agosto-Ottobre.

Sul fronte occidentale, continua l’avanzata degli Alleati, che entrano a Parigi, e, in Italia, si attestano su una nuova linea a nord di Firenze (Linea Gotica). Sul fronte orientale, una estrema controffensiva germanica arresta temporaneamente i Sovietici sulla Vistola, mentre che di là dal fiume la città di Varsavia, insorta contro i Nazisti, per rappresaglia viene distrutta e incendiata nei suoi ultimi resti, cessando praticamente di esistere (300 mila polacchi massacrati).

Nel Pacifico, si succedono a ondate gli attacchi dei kamikaze (piloti giapponesi suicidi) nel vano tentativo di distruggere la flotta americana. La battaglia navale di Leyte, alle Filippine, termina con una disastrosa sconfitta della flotta giapponese.

In Germania, per ordine del Führer, mobilitazione generale di tutti gli uomini validi fra i sedici e i sessant’anni.

 

 

 

Novembre-Dicembre.

Nell’Italia occupata dai Tedeschi, cade inascoltato un proclama del Comando inglese per la smobilitazione delle forze di resistenza, in vista dell’imminente vittoria alleata. La coordinazione della Resistenza italiana è attualmente còmpito del C.L.N. (Comitato Liberazione Nazionale) composto dei sei partiti di opposizione sopravvissuti clandestinamente al regime fascista. Accompagnate da una viva partecipazione popolare, le formazioni partigiane tengono impegnati i Tedeschi in una lotta sfibrante, riuscendo a respingerli da varie zone, che si dichiarano autonome, formando piccole repubbliche temporanee.

Nell’autunno-inverno, le operazioni alleate sul territorio italiano ristagnano lungo la Linea Gotica… … …