Gennaio.
Perdura la disastrosa campagna invernale delle truppe italiane spedite all’invasione della Grecia.
In Africa Settentrionale gli Italiani, attaccati dagli Inglesi, abbandonano le proprie colonie di Cirenaica e Marmarica.
Febbraio-Maggio.
In séguito allo sbarco di truppe corazzate tedesche in Africa Settentrionale, gli Italo-Tedeschi rioccupano Cirenaica e Marmarica.
Intervento dei Tedeschi in Grecia, a impedire lo sbaraglio definitivo della spedizione italiana. Per l’impresa si richiede la cooperazione di Bulgaria e Jugoslavia. Alla defezione della Jugoslavia, la Germania reagisce con l’occupazione e devastazione del suo territorio, e bombardamenti punitivi su Belgrado. La Grecia, dopo la sua lunga resistenza, viene rapidamente costretta alla resa e assoggettata dagli Italo-Tedeschi.
Trattato di non-aggressione e di mutue concessioni fra il Giappone Imperiale e l’Unione Sovietica.
In Africa Orientale offensiva vittoriosa delle armate inglesi che occupano le tre capitali dell’Impero Coloniale Italiano (Mogadiscio, Asmara, Addis Abeba) e, in collaborazione coi partigiani etiopici, rimettono sul trono l’imperatore d’Etiopia Hailè Selassiè.
Giugno.
La Germania sferra la sua grande Operazione Barbarossa contro i Sovietici, garantendone l’esito trionfale prima dell’inverno («La Russia di Stalin sarà cancellata dalla carta geografica in otto settimane») L’Italia decide di partecipare all’impresa. Mussolini a Verona passa in rassegna una delle divisioni in partenza per il nuovo fronte.
Luglio.
Il Giappone occupa l’Indocina già possedimento francese.
Ha inizio in Jugoslavia la lotta di resistenza contro gli occupanti nazifascisti.
Le forze germaniche avanzano trionfalmente attraverso il territorio sovietico.
Settembre.
Il Governo tedesco dispone che gli Ebrei, al compimento del sesto anno di età, siano obbligati a portare sul petto una stella gialla a sei punte.
Ottobre.
Il Mahatma indiano Gandhi invita alla resistenza passiva (da lui già indetta fra la sua gente) tutti i popoli soggetti dell’Impero coloniale inglese.
Alla segregazione obbligatoria della popolazione ebraica, già istituita dagli occupanti nazisti, fa séguito, in Polonia, il decreto di pena di morte per ogni ebreo sorpreso fuori dal Ghetto.
Continua la vittoriosa avanzata delle panzer-divisionen e fanterie tedesche in territorio sovietico. In quattro mesi dall’inizio dell’Operazione, già tre milioni di Russi fuori combattimento (secondo l’Ordine del Führer la sorte riservata ai prigionieri di guerra come agli altri sub-uomini, è l’eliminazione. Ogni convenzione bellica internazionale è da considerarsi sorpassata).
Novembre.
Incontro del Führer con Himmler, capo delle S.S. e della Gestapo (Polizia segreta) per la soluzione finale del problema ebraico, secondo il piano già avviato che dispone la deportazione di tutti i viventi di razza ebraica verso i campi di sterminio. Installazioni e impianti per le liquidazioni di massa dei deportati sono già in funzione in vari lager, e al loro allestimento tecnico cooperano alcune fra le più importanti ditte industriali del Reich.
In Russia, continua la marcia vittoriosa delle armate del Reich, che assediano Leningrado, e si dirigono su Mosca.
Dicembre.
Leningrado non si arrende. Più a sud ricacciati indietro da un contrattacco russo, i Germanici desistono dalla loro marcia verso Mosca, attuando un difficile ripiegamento fra il fango e il gelo dell’inverno.
In Africa Settentrionale, gli Italo-tedeschi costretti a ritirarsi dalla Cirenaica.
In Africa Orientale, la resa degli ultimi presidii alle forze inglesi segna la fine dell’Impero Coloniale italiano.
Col decreto «Notte e nebbia» il Führer ordina alle sue truppe di tutti i paesi occupati di catturare e sopprimere senza lasciar traccia chiunque costituisca pericolo «per la sicurezza dei Germanici». Le esecuzioni, affidate a reparti speciali delle S.S. e del S.D., assommeranno in Europa a circa un milione.
Nel Pacifico, attacco improvviso dei Giapponesi contro la flotta americana ancorata a Pearl Harbour. Guerra fra gli Stati Uniti e il Giappone, estesa alle altre Potenze del Tripartito (Italia e Germania). Questo ulteriore ampliamento del conflitto mondiale porterà a 43 il numero delle nazioni belligeranti… … …