Un grazie di cuore a John Sargent, amministratore delegato di Macmillan, a Sally Richardson, al timone di St Martin’s Press, e al mio editore Andrew Martin. Ho inoltre un enorme debito di gratitudine con Hector DeJean dell’ufficio pubblicitario; con Jeff Dodes e tutta la squadra dell’ufficio marketing, soprattutto Paul Hochman; con Jen Enderlin, sapiente di edizioni tascabili; con David Rotstein, autore della copertina; con Steven Seighman per la magnifica progettazione interna del libro; e con Mary Beth Roche della sezione audiolibri.
Come sempre, un inchino a Simon Lipskar per l’ennesimo ottimo lavoro.
E anche alla mia editor, Kelley Ragland: grazie.
Qualche ulteriore menzione: Meryl Moss, con la sua straordinaria squadra pubblicitaria (specialmente Deb Zipf e JeriAnn Geller); Jessica Johns ed Esther Garver, grazie alle quali la Steve Berry Enterprises continua a filare liscia; il colonnello Barry King, cui ho chiesto consulenza sulle attrezzature militari; Hayden Bryan della chiesa episcopale di San Giovanni, che mi ha concesso un giro turistico della parrocchia; Doug Scofield, che mi ha fatto conoscere il «matto dello stolto».
Devo senz’altro un ringraziamento a mia moglie Elizabeth e al suo acume.
Nel 2013, io ed Elizabeth abbiamo organizzato una crociera sul Danubio con un gruppo di ammiratori. Non sapevamo bene che cosa aspettarci da otto giorni di confinamento su una barchetta carica di perfetti sconosciuti. Metterebbe in agitazione chiunque. E invece è stata un’esperienza meravigliosa, dalla quale abbiamo guadagnato venti nuovi amici. Durante le varie soste, tutti noi seguivamo Elizabeth, che reggeva una paletta arancione, così l’abbiamo soprannominata «Mamma Anatra». Noi, ovviamente, eravamo gli Anatroccoli. Dopo di allora, siamo andati a far visita a quasi tutti e venti gli amici, alcuni più di una volta. Addirittura, in questo romanzo ci sono alcuni personaggi che portano i loro nomi. Per quelli che ho tralasciato: non preoccupatevi, verrà anche il vostro turno.
Dunque, questo libro è per le Anatre, delle quali io ed Elizabeth siamo fieri di far parte.