Capitolo 158
Due incontri
Dopo tre o quattro anni, mi stufai della carica e l’abbandonai, ma prima feci una donazione importante che mi diede diritto a un ritratto in sacrestia. Comunque non voglio chiudere questo capitolo senza prima raccontarvi chi vidi morire all’ospedale dell’ordine. Indovinate...? La bella Marcela; e la vidi morire proprio lo stesso giorno in cui, visitando un casamento per distribuirvi elemosina trovai... Stavolta non indovinerete... Trovai Eugênia, il fior di boschetto, la figlia di dona Eusébia e di Vilaça, zoppa come l’avevo lasciata e ancora più infelice.
Non appena mi riconobbe, impallidì e chinò lo sguardo; ma solo per un istante. Subito rialzò la testa e mi fissò, dignitosissima. Capii che non avrebbe accettato alcuna elemosina uscita dalla mia saccoccia, perciò le tesi la mano come avrei fatto con la moglie di un possidente. Lei mi salutò e andò a chiudersi nel suo bugigattolo. Non la rividi mai; non seppi nulla di lei, se la madre era morta, quale disgrazia l’aveva condotta a una miseria così nera. So che era sempre zoppa e infelice. In preda a questa profonda impressione arrivai all’ospedale, dove Marcela era stata ricoverata la sera prima e dove la vidi spirare mezz’ora dopo, brutta, decrepita, smunta...