XXI

Tre giorni dopo, don Diego Alcozèr si presentò in casa del Ravì, esclamando con le braccia per aria:

— corresse don Diego, accompagnando il sorrisetto con un cenno di protesta della mano. —

Marcantonio Ravì si lasciò cadere su la seggiola, come fulminato.

— rispose allegramente don Diego, scrollando le spalle. —

— esclamò il Ravì, rimettendosi in piedi. —

— chiamò don Marcantonio.

La si-donna Rosa si mostrò all'uscio, placida, al solito.

— disse, imbalordita, la sidonna Rosa.

— interloquì allora don Diego. —

— strillò la si-donna Rosa accorrendo a trattenere il marito che, pestando i piedi e piangendo come un ragazzo, si dava manacciate furiose in testa.

— lo esortò don Diego. —

— urlò don Marcantonio, afferrando per le braccia don Diego e scotendolo violentemente. —

— balbettò don Diego, quasi nascondendo la testa tra le spalle, tremando di paura sotto gli occhi inferociti del Ravì. —

— ruggì don Marcantonio, senza lasciarlo. —

— disse timido, esitante, don Diego. —

— tuonò don Marcantonio, riafferrandolo. —

— balbettò ancora don Diego, messo alle strette. —

— supplicò la moglie.

— le gridò il Ravì. —

— strillò, grattandosi la fronte, la si-donna Rosa, dall'alto della scala.