Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: "Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone", non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l'arrivo dell'adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile. "Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, nel tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili. Tommy è la mia ombra silenziosa" scrive Nicoletti. "È un oracolo da ascoltare stando fermi, e senza troppo arrabattarsi a farlo agitare sui nostri passi. Molto più interessante è respirarlo e cercare di rubare qualcosa del suo segreto d'immota serenità." E allora ecco il racconto dolceamaro, sempre franco e disincantato, di un piccolo universo quotidiano...

Nell’inverno del 1972, a New York, Nadia vive reclusa in una casa vuota, a fare i conti con la solitudine dopo un abbandono e con le difficoltà del suo mestiere di scrittrice. L’incontro di una sola notte con un giovane poeta cileno le cambierà la vita: lui decide di lasciarle in prestito i suoi mobili e di tornare in Cile, dove verrà inghiottito dalle carceri di Pinochet. A Nadia resta in eredità un’enorme scrivania, dotata di diciannove piccoli cassetti, uno dei quali impossibile da aprire. E quando dopo venticinque anni riceve la telefonata di quella che si presenta come la figlia del poeta, Nadia si rende conto di non volersi separare da qualcosa che è diventato parte integrante della sua identità. Si tratta, forse, della stessa scrivania su cui da sessant’anni un antiquario di Gerusalemme sta cercando di mettere le mani, nel tentativo di ricostruire pezzo dopo pezzo lo studio di suo padre, saccheggiato dai nazisti a Budapest in una notte del 1944. E per un periodo sembra essere appartenuta anche a un’altra scrittrice, Lotte Berg, fuggita a Londra dalla Germania nazista: solo alla fine della loro vita insieme il marito di Lotte, un professore universitario inglese, capisce di non aver mai conosciuto a fondo la donna che ha amato di un amore struggente, e che proprio in quei cassetti nascondeva un terribile segreto. Come un’eco del passato che riverbera nel presente, in una narrazione che abbraccia più di un secolo di storia, dall’Olocausto ai nostri giorni, quella scrivania diventa il simbolo dell’intreccio fra destini lontani che inaspettatamente finiscono per collidere: con la sua ingombrante presenza e la sua insopportabile assenza incarna i ricordi, i rimpianti, le debolezze di chi l’ha posseduta e l’ha perduta, il peso opprimente di tutto ciò che riusciamo o non riusciamo a trasmettere alle persone che amiamo.

EDGT983512

Ayrton Senna Da Silva non è stato solo un grande pilota automobilistico, forse il più grande, ma un personaggio ideale, irripetibile, unico portabandiera di un paese disagiato divenuto mito contemporaneo. Serio, educato, attento nei modi, con quell’aria normale, “per bene” riusciva immediatamente simpatico. Una volta in macchina, poi, si trasformava in un fenomeno che incantava tutti. Con tre mondiali vinti e sessantacinque pole position all’attivo nulla sembrava poterlo fermare. La sua morte, apparentemente inspiegabile, inaspettata, improvvisa, alla guida della migliore monoposto di quegli anni ha cristallizzato il mito, che resiste imperituro a vent’anni di distanza. Senna, Senna, Senna, i social media ne sono invasi, infiniti sono i video che lo ritraggono nelle sue gesta più note; ormai appartiene all’immaginario collettivo, nell’Olimpo dei grandi. Questo ebook tratta del processo seguito alla sua morte, che ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica a causa dei molti misteri rimasti insoluti. Riporta i fatti giudiziari, romanzando un evento tenico-giuridico memorabile. Si tratta del processo di primo grado tenutosi tra il 1996 e il 1999, anno della prima pubblicazione. La presente versione, aggiornata dall’autore, contiene un’appendice sui successivi processi di Appello e Cassazione.Un ebook imperdibile per i lettori che vogliono scoprire un personaggio immenso e addentrarsi nel giallo della sua scomparsa. Un bellissimo regalo per tutti gli appassionati della Formula 1.Nicola Santoro (1971). Ai tempi dei fatti inviato al processo per conto di varie testate giornalistiche, ha pubblicato per la prima volta questo libro nel 1999.

Este libro es como una borrasca en medio de la vida.El beso abrasador de aquél al que nunca debimos besar…Un abrazo que es refugio o muerte.Un hombre inquietante pero encantador.Una mujer que tiembla y espera ardientemente…Un hombre que miente.Una mujer que cree dirigir el baile pero que ha perdido el paso…Dos adolescentes más enterados que los mayores.Un hombre que juega a resucitar.Un padre allá arriba, entre las estrellas, musitando al oído de su hija.Un perro tan feo que nos apartamos de su lado…Personajes que avanzan tercamente. Como pequeñas tortugas obstinadas. Que aprenden a bailar lentamente, lentamente. En un mundo demasiado rápido, demasiado violento.

Esta novela sucede en París, pero nos encontramos con cocodrilos.Esta novela habla de hombres. Y de mujeres. Las mujeres que somos, las que querríamos ser, las que nunca seremos y aquellas que quizás seamos algún día.Esta novela es la historia de una mentira. Pero también es una historia de amor, de amistad, de traición, de dinero, de sueños.Esta novela está llena de risas y de lágrimas.Esta novela es como la vida misma.

Myricae è una raccolta di poesie di Giovanni Pascoli, pubblicata in successive edizioni tra il 1891 e il 1911. L'opera rappresenta l'ultimo esempio di poesia lirica "classica" prima della stagione delle Avanguardie poetiche del Novecento. Il titolo della raccolta pascoliana deriva dal verso della IV Bucolica di Virgilio «arbusta iuvant humilesque Myricae», cioè "piacciono gli arbusti e le umili tamerici". Questa frase è utilizzata dal poeta anche nell'epigrafe dei Canti di Castelvecchio e, in forma più completa (non omnes arbusta...) o insieme al verso precedente variamente "tagliato", come introduzione ad altre sue raccolte poetiche. Come accaduto per altri grandi raccolte, a cominciare dal Canzoniere di Petrarca, essa si stende per quasi tutto l'arco della produzione poetica dell'autore, così che la storia compositiva di Myricae si può dire coincida con lo sviluppo stesso della coscienza poetica di Pascoli. Per queste ragioni, l'identificazione di una unità strutturale della raccolta non può che essere il risultato di una interpretazione che prenda in considerazione, accanto alla lettura dei testi, degli eventi e delle esperienze psicologiche che segnarono l'esistenza del poeta. Nota: gli e-book editi da E-text in collaborazione con Liber Liber sono tutti privi di DRM; si possono quindi leggere su qualsiasi lettore di e-book, si possono copiare su più dispositivi e, volendo, si possono anche modificare. Questo e-book aiuta il sito di Liber Liber, una mediateca che rende disponibili gratuitamente migliaia di capolavori della letteratura e della musica.

Esta es la historia del deseo: el deseo por un hombre, el deseo por una mujer, el deseo por una ciudad, el deseo nostálgico por revivir el pasado, el deseo de jugar, de poseer, de pertenecer, de aprender, de comprometerse...El deseo loco de lanzar la vida como si lanzáramos los dados.Angela ha pasado al lado del amor sin verlo, pero esta vez tiene que hacer frente a su terror visceral a comprometerse...Louise es americana, una antigua estrella cinematográfica y en Angela, ha encontrado una interlocutora a quien explicarle su vida, sus amores, sus fracasos.Para Angela, Louise es una fuente en la que bucear en busca de respuestas.Virgile es francés. Ama, pero no se fía.Mathias es checo y nada puede interponerse en su camino. Se niega a rendirse.Angela busca a Mathias, él la rehúye, después se encuentran...Y además, están todos los otros, fantasmas del pasado que entran y salen, que configuran una enorme ronda de secretos, de heridas, de risas, de amores..Mujeres y hombres que se cruzan en el camino de Angela quien, desesperadamente, trata de encontrar un hilo conductor: el hilo de la memoria, del deseo, de la libertad de amar o de repetir sin descanso los mismos temores, los mismos dolores, los mismos fracasos...

Hay personas con quienes pasamos gran parte de la vida y que no aportan nada. No te iluminan, no te nutren, no te dan impulso alguno. Puede uno dar gracias de que no te destruyan a fuego lento colgándose de tu cuello y chupándote la sangre.Y después…Están los que uno se cruza, los que apenas conocemos, los que te dicen una palabra, una frase, te conceden un minuto, media hora, y cambian el curso de tu vida. No esperabas nada de ellos, apenas le conocías, y llegabas, completamente despreocupado, o despreocupada, a la cita y sin embargo, cuando te despides de ellos, de esas personas asombrosas, descubres que han abierto una puerta detro de ti, que han activado un paracaídas, iniciando ese maravilloso movimiento que es el deseo, movimiento que te llevará más allí de ti mismo y te asombrará. Dejarás de ser irrisorio para siempre, bailarás sobre la acera lanzando destellos y tus manos rozarán el cielo…Fue lo que, ese día, le pasó a Joséphine.

«No he amado más que a hombres crueles. A los hombres buenos no se les ama. Se les quiere mucho pero sin más. ¿Conoces a alguna mujer que haya perdido la cabeza por un chico bueno? Yo no».

Primera entrega de la nuevatrilogía de Katherine Pancol que ha arrasado en Francia con mas de un millón deejemplares vendidos. Esta novela está llenade chicas. Ellas llevan la batuta. De Nueva York a París, de la Borgoña aLondres o a Miami. Chicas que inventan, se encienden, aman. ¿Y los hombres?Ellos también están. Pero son las muchachas las que bailan, bailan, bailan.Ellas hacen volar su destino esplendoroso. ¡Y esto solo acaba de empezar!

Segunda entrega de la nueva trilogía de Katherine Pancol. Estas chicas son intrépidas. No piden nada a losdemás. Solo se lo piden a ellas mismas. Esconden su miedo detrás de unasonrisa. Es la manera más segura de avanzar, inventar, inventarse. Sienten elimpulso en las alas, levantan el vuelo, caen y remontan aún más bellas. Haysecretos, misterios, traiciones. Obstáculos que sortear. Palabras de amorlanzadas al viento. ¡La vida, claro está!

Tercer y último tomo de la nueva trilogía deKatherine Pancol. Para algunas, es la horade la revancha. Para otras, la de la liberación. O de la esperanza. Todo sehace, se deshace, renace. Las muchachas avanzan con grandes zancadas. Nuncasabemos lo que está por llegar. Contenemos la respiración, cruzamos los dedos. ¡Vivanlas muchachas!

La novela que dio origen a la trilogía «animal».«Devaluarse es propio de la mujer. El 99,9 por ciento de mujeres creen sinceramente que no valen un comino. Siempre se consideran demasiado bobas o demasiado gordas o pusilánimes. Y sin mayor dilación, os diré que yo formo parte de ese 99,9 por ciento».Así arranca Un baile más, la última novela que publicó Katherine Pancol antes de conocer el éxito arrollador con su trilogía sobre Joséphine Cortès.¿Queréis conocer a su protagonista? Poco tiene que ver con Joséphine. Clara Millet es cínica. Incluso podríamos decir que tiene el cinismo insertado en el cuerpo. Cree que el lado oscuro y tenebroso de los seres humanos tiene mucho más peso de lo que estamos dispuestos a admitir, y se rebela contra las mentiras, los intentos de adulación, las versiones rosas y edulcoradas. Clara Millet exige la verdad en cada frase. Está siempre dispuesta a descubrir, en su casa y en la de los demás, ese pequeño hatillo de ropa sucia, esos pactos pequeños y sórdidos. Ella tiene hambre de detalles «esclarecedores», de esos detalles que dicen mucho, que desvelan la porquería oculta bajo las bonitas apariencias. La vida no es un camino de rosas, debajo de las rosas está la realidad. Clara lo sabe.Lánzate a compartir las aventuras de Clara, atrevida, mordaz, libertina, seductora, libre… ¿o sólo lo aparenta?