SCENA VI
Forres, il castello
Entra LENNOX con un altro LORD
LENNOX —
Tutto quel che v'ho esposto
è solo per tracciare delle ipotesi
che potrete poi meglio interpretare:
dico solo che i fatti si son svolti
in modo veramente molto strano:
il buon Duncano pianto da Macbeth
(sfido io, era morto!), e il prode Banquo
che va fuori ad un'ora troppo tarda…
Diciamo pure, se così vi piace,
che l'abbia ucciso suo figlio Fleante,
dal momento che questi s'è squagliato.
Non è saggio star fuori così tardi.
Eppoi a chi non appare mostruoso
il pensiero che Malcolm e il
fratello
abbiano ucciso il lor grazioso padre?
Un atto veramente abominevole!
E Macbeth, che ne resta tanto
afflitto,
che, preso da una sacrosanta rabbia,
uccide subito quel due marrani
avvinazzati ed immersi nel sonno?
Non fu nobile gesto? Certamente,
ed anche pienamente comprensibile;
perché ad udir quei due negare tutto,
qualsiasi cuore si sarebbe acceso
di furibonda rabbia; sicché, dico,
s'è comportato nel modo migliore;
e credo pure che se avesse avuto
a sua portata i figli di Duncano,
(e Dio voglia che questo mai succeda!)
essi avrebbero appreso a loro spese
che significa assassinare un padre!
E lo stesso può dirsi di Fleante.
Ma stiamo zitti!… Ché Macduff, mi
dicono,
per aver troppo parlato di questo,
e snobbato il banchetto del tiranno,nota
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ora vive in disgrazia.
Anzi, a proposito, sapreste dirmi,
signore, dov'è andato a rifugiarsi?
LORD —
Posso dirvi che il figlio di Duncano
di cui questo tiranno ora detiene
quello ch'è un suo diritto ereditario,
vive presso la corte d'Inghilterra,
accolto là dal piissimo Edoardonota
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con tale grazia che la malasorte
nulla ha tolto all'ossequio
ch'è pur dovuto ad uno del suo rango.
E per là è partito anche Macduff
per impetrare dal quel santo re
un appoggio che valga a ridestare
Northumberland e il bellicoso
Siward,
così che con l'aiuto di costoro
(e col consenso di Chi sta lassù)
ciascun di noi possa rendere un giorno
cibo alla tavola e sonno alla notte,
celebrare le feste ed i conviti
libero da pugnali insanguinati,
render leale ossequio a chi n'è degno
e tributare onori a chi li merita:
tutte cose di cui ora languiamo.
Le notizie di questi avvenimenti
hanno talmente esasperato l'animo
di quel sovrano, ch'egli ha cominciato
a far preparativi per la guerra.
LENNOX —
Mandò egli qualcuno
ad invitare Macduff al banchetto?
LORD —
Sì, ma di fronte a un secco: No,
signore!
,
il messo, rabbuiato,
volse le spalle e biascicò qualcosa
come per dire: Ti dovrai pentire
nota
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del rabbuffo che mi procurerà
il riportare questa tua risposta!
LENNOX —
Ciò dovrebbe ispirargli la cautela
di mantenersi alla giusta distanza
che la prudenza gli può suggerire.
Qualche angelo santo
voli ratto alla corte d'Inghilterra
a render noto colà quel messaggio
prima ch'egli vi giunga,
sì che possa tornar presto la grazia
su questa nostra desolata terra
oppressa da una mano maledetta.
LORD —
E l'accompagnino le mie preghiere.
(Escono)