Vincitore del premio HOMer in 1991.

Nominato per il premio Hugo per miglior racconto breve in 1992.

Connie Willis

Nel cretaceo superiore

«Fu nel Cretaceo Superiore che i predatori giunsero alla massima prosperità.» disse il dottor Othniel. «Naturalmente, i dinosauri carnivori avevano fatto la loro comparsa sin dal Medio Triassico, ma fu nel Cretaceo Superiore che, con l’arrivo dell’AIbertosaurus, il Velociraptor, il Deinonychus e ovviamente il Tyrannosaurus Rex, i dinosauri predatori raggiunsero la condizione di massima forza, rapidità ed efficienza.»

Il dottor Othniel scrisse “CRETACEO SUPERIORE — PREDATORI” sulla lavagna. Soffriva sia di artrite che di una tendenza naturale a stare curvo, cosicché le due cose insieme lo costringevano a scrivere solo sul terzo inferiore della lavagna. Scrisse “ALBERTOSAURUS, COELOPHYSIS, VELOCIRAPTOR, DEINONYCHUS, TYRANNOSAURUS REX”, in una colonna sotto “CRETACEO SUPERIORE — PREDATORI”, cosa che posizionava “TYRANNOSAURUS REX” proprio sopra il portagessetti.

«Fra tutti questi.» disse il dottor Othniel, «il Tirannosauros Rex è il più famoso, e a buon diritto.»

Gli studenti del dottor Othniel scrissero nei quaderni “Predatore C. S. No. I TRX” oppure “Ho una nuova compagna di stanza. Si chiama Traci. Firmato Deanna.” Uno di loro scrisse una lunga lettera protestando per l’ingiustizia delle multe per divieto di sosta.

«Questa fioritura dei predatori fu in parte dovuta a un’abbondanza di prede che non aveva precedenti. Erbivori quali il Triceratopi, il Chasmosaurus e l’Adrosauro a becco d’anatra vagavano per il continente a branchi numerosissimi.»

Dovette spostare una cancellina per scrivere “PREDA — ADROSAURO” sotto “TYRANNOSAURUS REX”. Gli studenti scrissero “Prega — ornitorinco a becco d’anatra,” e “La mia nuova compagna di stanza Traci ha un ragazzo assolutamente fico che si chiama Todd,” e “Se pensate che pagherò questa multa, siete pazzi!”

«Gli adrosauri erano una preda facile. Non avevano corna o collari ossei come il Triceratops.» disse. «Tuttavia, avevano grandi creste ossee che potevano utilizzare per avvertirsi a vicenda strombazzando o per sentire o annusare la presenza dei predatori.” Infilò “CRESTA VUOTA OSSEA” sotto “ADROSAURI” e alzò la testa, come se avesse udito qualcosa.

Uno degli studenti, che stava scrivendo “Non ho nemmeno un’automobile,” diede un’occhiata alla porta, ma non c’era nessuno.

Il dottor Othniel si raddrizzò, vertebra dopo vertebra, finché la cima della sua testa calva fu quasi al livello della parte superiore della lavagna. Alzò il mento, come se stesse annusando l’aria, dopodiché si piegò di nuovo, corrugando la fronte. «Comunque, gli avvertimenti non erano sufficienti contro il Tyrannosaurus Rex alto cinquanta piedi, con fauci di cinque piedi e denti di sette pollici,» disse. Scrisse “FAUCI — 5 pd., DENTI — 7 pl.” in mezzo alle cancelline.

Gli studenti scrissero “L’Amministrazione del Parcheggio è gestita da un branco di nazisti,” e “Deanna + Todd” e “Il TRX aveva cinque piedi.”

Dopo la lezione sugli Antenati Progrediti, la dottoressa Sarah Wright raccolse la posta e la portò in ufficio. C’era una busta in carta da pacchi da parte del Dipartimento di Stato per l’Educazione, una lettera dall’Amministrazione del Parcheggio con annotato sopra “Terzo Avviso: Paghi Le Sue Multe Arretrate Immediatamente,” e una busta quadrata dall’aria formale da parte della presidenza, nessuna delle quali aveva voglia di aprire.

Non aveva multe del parcheggio arretrate da pagare, il governo avrebbe tagliato del 18 percento il fondo statale per le università, e la lettera della preside probabilmente le comunicava che il totale sarebbe venuto fuori sulla pelle di Paleontologia.

C’era anche un opuscolo graffettato da parte di una scuola di volo cui aveva scritto durante le vacanze di primavera dopo aver corretto 143 compiti, nessuno dei quali aveva preso il volo. Sull’opuscolo c’erano un’aquila, alcune nuvole, e il titolo “Provi mai il semplice desiderio di lasciarti tutto alle spalle?”

Strappò via la graffetta e lo aprì. “Ti senti mai, mettiamo, stufo del tuo lavoro e vorresti mollarlo per sempre?”, c’era scritto. “Hai mai la sensazione che vorresti solo mettere tutto in valigia e fare qualcosa di davvero grande?”

Andava avanti sempre su questo tono, che le ricordava i compiti dei suoi studenti, per molte pagine illustrate prima di atterrare sulla dura realtà, e cioè che l’Accademia di Volo Lindbergh chiedeva tremila dollari per il corso, “incluso volo privato, commerciale, strumentale, istruttore 1 e 2, esami scritti e prove pratiche. Alloggio escluso. Si declina ogni responsabilità per ferimenti, morti accidentali o altri incidenti”.

Si chiese se gli altri incidenti comprendevano tagli ai fondi da parte del governo.

Il suo assistente, Chuck, entrò con in bocca un Twinkie sventolando una busta dall’aria formale. «Ne hai ricevuta una?» chiese.

«Sì,» disse Sarah, prendendo la sua. «La stavo per aprire. Cos’è, un invito a un massacro?»

«No, un ricevimento per qualcuno. Lo terrà la preside oggi pomeriggio. Nella Biblioteca di Facoltà.»

Sarah guardò l’invito con aria sospettosa. «Pensavo che la preside fosse a una conferenza sull’educazione.»

«È tornata.»

Sarah aprì la busta ed estrasse l’invito. «La preside la invita gentilmente al ricevimento del dottor Jerry King,» bofonchiò. «Il dottor Jerry King?» Aprì la busta in carta da pacchi e ispezionò la relazione del governo, cercandone il nome. «Chi è, lo sai?»

«No.»

Almeno non era uno dei sostenitori del taglio ai fondi. Non c’era il suo nome nella lista. «Il resto del dipartimento li ha ricevuti?»

«Non so. Othniel l’ha ricevuto. L’ho visto nella sua cassetta,» disse Chuck. «Non penso che ce la faccia ad arrivarci. La sua cassetta è nella fila più alta.»

Il dottor Robert Walker entrò, sventolando un pezzo di carta. «Guardate qua! Un’altra multa per mancanza di adesivo del parcheggio! Io ce l’ho un adesivo del parcheggio! Ne ho due! Uno sul paraurti e l’altro sul parabrezza. Perché non li vedono?»

«Hai ricevuto uno di questi, Robert?» chiese Sarah, mostrandogli l’invito. «La preside tiene un ricevimento oggi pomeriggio. È per il taglio ai fondi?»

«Non lo so,» disse Robert. «Sono proprio là in bella evidenza. Ho anche disegnato una freccia col pennarello per quello sul paraurti.»

«Il governo ci ha tagliato di nuovo i fondi,» disse Sarah. «Scommetto qualunque cosa che la preside taglierà un posto. La settimana scorsa era da queste parti a guardare le cifre delle iscrizioni ai nostri corsi.»

«Le iscrizioni sono in calo in tutta l’università,» disse Robert, spostandosi verso la finestra per guardare fuori. «Nessuno può più permettersi l’università, in special modo quando costa ottanta dollari al semestre per un adesivo del parcheggio. E nemmeno che gli adesivi servano a qualcosa. Ti fanno anche le multe.»

«Dobbiamo opporci a tutto questo,» disse Sarah. «Se elimina uno dei posti, diventeremo il più piccolo dipartimento del campus, e la volta successiva, sai cosa, ci troveremo già fusi con Geologia. Dobbiamo organizzare il dipartimento e cominciare a lottare. Hai qualche idea, Robert?»

«Sai,» disse Robert, che ancora guardava fuori della finestra, «forse se mettessi qualcuno di sentinella vicino all’automobile…»

«L’automobile?»

«Già. Potrei pagare uno studente per stare a sedere sul paraurti posteriore, e quando arriva quello dell’Amministrazione del Parcheggio, lui potrebbe indicare l’adesivo. Costerebbe molto, ma… Fermo là!» gridò all’improvviso. Aprì la finestra con uno strattone e si sporse all’esterno. «Non mi puoi fare la multa!» disse strillando verso l’area di parcheggio. «Ho due adesivi! Che sei, cieco?» Ritrasse la testa e sfrecciò fuori dall’ufficio e poi giù per le scale, urlando: «Mi hanno appena fatto un’altra multa! Ci credete?»

«No,» disse Sarah. Prese l’opuscolo della scuola di volo e osservò desiderosa l’immagine dell’aquila.

«Pensi che ci sarà da mangiare?» chiese Chuck. Stava guardando l’invito della preside.

«Spero di no,» disse Sarah.

«Perché?»

«Pascolo,» disse. «I grandi predatori attaccano sempre quando gli adrosauri sono al pascolo.»

«Se c’è da mangiare, che pensi che ci sarà?”

«Dipende,» disse Sarah, girando l’opuscolo dall’altro lato. «In genere, tè e biscotti.»

«Fatti in casa?»

«No, a meno che non ci siano brutte notizie. Formaggio e cracker vuol dire che qualcuno verrà licenziato in tronco. Patè di fegato vuol dire che taglieranno i fondi. Ovviamente, se il taglio ai fondi è abbastanza consistente non ci saranno soldi per il rinfresco.»

Sul retro dell’opuscolo c’era scritto in corsivo “Comincia A Puntare Verso l’Alto”, e sotto, in grassetto:

APPROVATO DALL’AERONAUTICA MILITARE

POSSIBILITÀ DI RINUNCIA AL CORSO

PARCHEGGIO LIBERO

«Negli ultimi anni la nostra conoscenza dei dinosauri è cambiata radicalmente,» disse il dottor Albertson, tenendo alto il libro di micropaleontologia, «tanto radicalmente che tutto ciò che è venuto prima è obsoleto.» Aprì il libro davanti a sé. «Andate all’introduzione.»

Gli studenti aprirono i libri, che erano costati 64 dollari e 95 centesimi.

«Siete tutti all’introduzione?» chiese il dottor Albertson, stringendo l’angolo superiore della prima pagina. «Bene. Adesso strappatela.» Staccò via la pagina. «È inutile, totalmente arcaica.»

In verità, benché alcune teorie sul comportamento e la fisiologia dei dinosauri, in particolare dei grandi predatori, fossero state riviste di recente, niente era cambiato a livello di micropaleontologia. Ma il dottor Albertson aveva visto Robin Williams che lo faceva in un film e ne era rimasto molto colpito.

Gli studenti, che avevano sperato di rivendere i libri alla libreria universitaria per 32 dollari e 47 centesimi, non erano altrettanto convinti. Uno di loro chiese speranzoso: «Non potremmo semplicemente promettere di non leggerla?»

«Assolutamente no,» disse il dottor Albertson, staccando una manciata di pagine. «Su, strappatele.»

Gettò le pagine in un cestino metallico e lo tenne davanti a uno studente di marketing che stava furtivamente infilando in fondo al libro le pagine staccate con l’idea di venderlo come versione non definitiva. «Così va bene, tutte,» disse il dottor Albertson. «Ogni pagina antiquata e fuori moda.»

Qualcuno bussò alla porta. Passò il cestino allo studente di marketing e lasciò il massacro per andare ad aprirla. Era Sarah Wright con una busta quadrata.

«La preside tiene un ricevimento oggi pomeriggio,» disse. «Serve che ci sia tutto il dipartimento.»

«Dobbiamo strappare anche la pagina con il titolo?» chiese uno studente di psicologia.

«Il governo ha da poco tagliato i fondi di un altro 18 percento, e ho paura che proveranno a eliminare uno dei nostri posti.»

«Puoi contare sul mio aiuto al cento percento,» disse.

«Bene,» disse Sarah, tirando un sospiro di sollievo. «Finché rimaniamo uniti, possiamo farcela.»

Il dottor Albertson chiuse la porta dopo che se ne fu andata, dando un’occhiata all’orologio. Aveva programmato di mettersi in piedi sulla cattedra prima della fine della lezione, ma ormai non c’era più tempo. Doveva prepararsi per la coda ispiratrice.

«Ostracodi, diatomee, fusilinidi, ecco ciò per cui viviamo,» disse. «Carpe Diem! Cogliete il giorno!»

Lo studente di psicologia alzò la mano. «Mi presta lo scotch?» chiese. «Ho strappato per sbaglio i primi due capitoli.»

C’era del brie al ricevimento. E sherry, vol-au-vents di spinaci e un vassoio di fragole nelle quali erano infilati come spade degli stuzzicadenti provvisti di bandierina di cellophane. Sarah prese una fragola e fece un rapido censimento del dipartimento. Sembrava che ci fossero tutti tranne Robert, che probabilmente stava parcheggiando, e il dottor Othniel.

«Ti sei assicurato che Othniel abbia letto l’invito?» chiese all’assistente, che stava mangiando le fragole due alla volta.

«Sì,» disse Chuck con la bocca piena. «Eccolo là.» Indicò con il piattino una poltrona a schienale alto accanto al fuoco.

Sarah si avvicinò a controllare. Il dottor Othniel stava dormendo. Ritornò al tavolo e prese un’altra fragola. Si chiedeva quale fosse il dottor King. C’erano solo tre uomini che non conosceva. Due erano palesemente del Dipartimento di Fisica… stavano costruendo un reattore a fusione con una tazza di polistirolo espanso e parecchi di quei buffi stuzzicadenti. Il terzo era abbastanza simile a loro. Era alto e distinto e indossava una giacca di tweed con toppe sui gomiti, ma dopo pochi minuti scomparve in cucina per ritornare con un vassoio di patè di fegato e crackers.

Entrò Robert con la giacca in mano, ansimante. «Non sapete quello che mi è successo,» disse.

«Il Parcheggio ti ha fatto la multa,» disse Sarah. «Hai scoperto niente su questo dottor King?»

«È un consulente didattico,» disse Robert. «A cosa serve spendere ottanta dollari al semestre per un adesivo del parcheggio quando non c’è mai posto per posteggiare nelle aree autorizzate? Lo sai dove ho dovuto lasciare la macchina? Dietro allo stadio di football! È cinque isolati più lontano di casa mia!»

«Un consulente didattico?» disse Sarah. «Cosa ha in mente la preside?» Fissò pensosa la sua fragola. «Un consulente didattico…»

«Autore di Cos’è che Non Va in Tutto il Nostro Sistema Educativo,» disse il dottor Albertson. Prese un piattino e ci mise sopra un vol-au-vent di spinaci. «È un esperto di implementazione ristrutturativa.»

«Cos’è?» disse Chuck, facendosi un sandwich con il patè di fegato e due palline di pancetta.

Il dottor Albertson assunse un’aria di superiorità. «Di sicuro a voi ricercatori insegnano che cos’è l’implementazione ristrutturativa,» disse, il che significava che non lo sapeva nemmeno lui. Diede un morso al vol-au-vent. «Dovreste assaggiarli,» disse. «Parlavo or ora con la preside. Mi ha detto che li ha fatti lei.»

«Siamo morti,» disse Sarah.

«Ecco il dottor King,» disse il dottor Albertson, indicando un uomo goffo in maglietta polo e calzoni sportivi senza cintura.

La preside gli si avvicinò per salutarlo, stringendogli le mani. «Scusate il ritardo,» tuonò. «Non riuscivo a trovare posto per l’auto, perciò l’ho lasciata qui davanti.»

Il dottor Othniel emerse improvvisamente dalla poltrona a schienale alto, guardandosi intorno con aria sconvolta. Sarah gli fece un cenno con lo stuzzicadenti, e lui venne verso di loro tutto ricurvo, si sedette vicino al brie e ripiombò nel sonno.

La preside si spostò al centro della stanza e batté le mani per richiamare l’attenzione. A quel rumore il dottor Othniel sussultò. «Non vorrei interrompere i divertimenti,» disse la preside. «E vi prego di continuare a mangiare e bere, ma vorrei solo che faceste tutti la conoscenza del dottor Jerry King. Il dottor King lavorerà con il Dipartimento di Paleontologia a qualcosa che sicuramente troverete tutti terribilmente eccitante. Dottor King, vuole dire qualcosa?»

Il dottor King sorrise, un sorriso grande e amichevole che ricordava a Sarah la mascella per gli esercizi in Tecniche di Campo. «Sappiamo tutti della tremenda impattizzazione che la tecnologia ha avuto sulla nostra società moderna,» disse.

«Impattizzazione?» disse Chuck, mangiando una tartina al limone che il signore distinto aveva appena portato dalla cucina. «Pensavo che “impattare” fosse un verbo.»

«Lo è,» disse Sarah. «E una volta, ai tempi del Cretaceo Superiore, c’era anche il sostantivo, “impatto”.»

«Shh,» disse il dottor Albertson, con aria di disapprovazione.

«Muovendosi verso il ventunesimo secolo, la società si sta radicalmente trasformizzando, ma lo fa anche l’educazione? No. Insegniamo ancora le stesse vecchie materie con gli stessi vecchi metodi.» Sorrise alla preside. «Fino a oggi. Oggi segna l’inizio di un meraviglioso esperimento innovazionale nell’educazione, una dinamica ìstruzionale completamente nuova per l’insegnamento della paleontologia. Potrò tavolarotondizzare con voialtri esperti di dinosauri la settimana prossima, ma fino ad allora voglio che pensiate a una parola.»

«Estinzione,» mormorò Sarah.

«Questa parola è “rilevantezza”. La paleontologia ha rilevantezza per la società moderna? Come possiamo farle avere rilevantezza? Pensateci. Rilevantezza.»

Ci fu qualche applauso dai dipartimenti con i quali il dottor King non avrebbe tavolarotondizzato. Robert si versò un gran bicchiere di sherry e lo bevve tutto d’un fiato. «Non è giusto,» disse. «Prima il Parcheggio e ora questo.»

«I piloti guadagnano bene,» disse Sarah. «E la sola parola alla quale devono pensare è “schianto.”»

Il dottor Albertson alzò la mano.

«Sì?» chiese la preside.

«Volevo solo far sapere al dottor King,» disse, «che può contare sul mio aiuto al cento per cento.»

«Questa crosta bianca sul formaggio si mangia o no?» chiese Chuck.

Il dottor King lasciò un appunto nelle cassette del Dipartimento di Paleontologia il giorno successivo. C’era scritto “Sessione di ideazione di gruppo lun. prossimo. Ufficio della dottoressa Wright. 2 pom. J. King. P.S.: mart. e giov. svolgerò datizzazione osservazionale”.

«Svolgeremo tutti un po’ di datizzazione osservazionale,» disse Sarah, ancor più allarmata dal fatto che il dottor King si fosse appropriato del suo ufficio senza averglielo chiesto, tranne che con il brie.

Andò a cercare il suo assistente, che stava in ufficio a mangiare uno Snickers. «Voglio che tu scopra qualcosa sul dottor King,» gli disse.

«Come mai?»

«Perché una volta era allenatore di una squadra di basket femminile alle scuole medie. Forse possiamo gettare del fango addosso a lui e a una delle sue attaccanti del secondo anno.»

«Come fai a sapere che era un allenatore alle scuole medie?»

«Tutti i consulenti sono ex allenatori delle scuole medie. O insegnanti di studi sociali.» Guardò l’appunto con aria disgustata. «In cosa pensi che consista la datizzazione osservazionale?»

La datizzazione osservazionale consisteva nel vagare per i corridoi del palazzo di Scienze della Terra con un portablocco in mano ascoltando il dottor Albertson.

«Okay, quante ne avete?» il dottor Albertson stava dicendo alla classe. Indossava un grembiule da macellaio con in testa un cappellino di carta da fast-food e stava tagliando delle mele a metà, in quarti e in terzi con una mannaia, che non c’entrava nulla con la fauna impoverita, ma che aveva visto fare a Edward James in La forza della volontà. Ne era rimasto molto colpito.

«Sì, va bene,» stava dicendo con un accento ispanico, quando il dottor King apparve improvvisamente dal fondo della classe con il portablocco in mano.

«Ma la questione fondamentale qui è rilevantezza,» disse in tutta fretta il dottor Albertson. «In quale modo il depauperamento faunistico influenza le nostre vite al giorno d’oggi?»

Gli studenti sembravano sospettosi. Uno di loro incrociò protettivo le braccia intorno al libro come se pensasse che gli sarebbe stato richiesto di strappare via altre pagine.

«Il depauperamento faunistico esercita una notevole rilevantezza sulla società moderna,» disse il dottor Albertson, ma il dottor King se ne era già tornato nel corridoio, verso la classe del dottor Othniel.

«La tecnica tipica del Tirannosaurus Rex era di avvicinarsi a un branco di adrosauri tenendosi nascosto,» disse il dottor Othniel, che non vide il dottor King perché stava scrivendo sulla lavagna. «Poi attaccava all’improvviso e si ritirava.» Scrisse “1. OSSERVARE, 2. ATTACCARE, 3. RITIRARSI”, incolonnati sulla lavagna, con le lettere che si facevano sempre più piccole e rattrappite a mano a mano che si avvicinava al portagessetti.

Gli studenti scrissero “1. Agguato, 2. Calcio in culo, 3. Fuga”, e “Todd ha telefonato ieri sera. Gli ho detto che Traci non c’era. Abbiamo parlato un sacco”.

Il dottor King scrisse “RILEVANTEZZA?” a grandi lettere in stampatello sul portablocco e se ne andò di nuovo.

«Le fauci e i denti del Tyrannosaurus Rex potevano provocare una ferita mortale con un solo morso. Dopodiché seguiva la preda a distanza, aspettando che morisse dissanguata,» disse il dottor Othniel.

Robert era in ritardo per la riunione di lunedì. «Non immagini ciò che mi è accaduto!» disse. «Ho dovuto lasciare la macchina nell’area di parcheggio giornaliera, e mentre stavo ritirando il permesso dalla macchinetta, mi hanno fatto una multa!»

Il dottor King, che sedeva alla cattedra di Sarah con un fischietto al collo, indossando una tuta grigia e un cappellino da baseball con su scritto “Scuola Media Dan Quayle”, disse: «So che siete tutti tanto eccitati quanto me per questo esperimento di educatizzazione nel quale ci stiamo per imbarcare.»

«Ancora di più,» disse il dottor Albertson.

Sarah gli lanciò un’occhiataccia. «Questo esperimento implicherà l’eliminazione di alcuni posti?»

Il dottor King le sorrise. I suoi denti gliene ricordavano alcuni che aveva visto al Museo di Storia Naturale di Denver. «“Posti”, “lezioni”, “dipartimenti”, tutti questi termini sono irrilevantici. Dobbiamo rivalutazionare l’intero concetto di educazione, la sua rilevantizzazionalità nei confronti della società moderna. Quanti di voi fanno uso di legamenti paradigmici durante la lezione?»

Il dottor Albertson alzò la mano.

«Legamenti paradigmici, gioco di ruolo esperienziale, cognizione modulare. Ho valutazionato alcune delle vostre lezioni la scorsa settimana. Non ho visto connessioni computer-studente, nessuna istruzione multimediale, nessun percorso cognitivo. In una lezione…» il dottor King fece un gran sorriso all’indirizzo del dottor Othniel «…ho visto che si faceva uso di una lavagna. Metodologie di questo tipo sono estinte.»

«Anche i dinosauri,» borbottò Sarah. «Perché non ti esprimi, Robert?»

«Dottor King,» disse Robert, «ha intenzione di estendere questa riorganizzazione agli altri dipartimenti?»

Bene, pensò Sarah, mandiamolo a scocciare quelli di Letteratura Inglese.

«Sì,» disse il dottor King, raggiante. «Paleontologia è solo un test iniziatorio. Vorremmo che prima o poi venisse a coinvolgizzare l’intera università. Perché?»

«C’è un dipartimento che va drasticamente riorganizzato,» disse Robert. «Non so se ne è reso conto, ma l’Amministrazione del Parcheggio è totalmente fuori controllo. Il cartello dice a chiare lettere che prima si do vrebbe posteggiare l’auto e poi andare a ritirare il permesso giornaliero dalla macchinetta.»

«Cos’hai scoperto sul dottor King?» chiese Sarah a Chuck martedì mattina.

«Non è stato allenatore di basket femminile alle scuole medie,» disse, bevendo una granita al cedro. «Insegnava lotta libera alle scuole superiori.»

«Oh», disse Sarah. «Allora scopri dove ha conseguito il dottorato. Forse possiamo farglielo ritirare dall’università per aver utilizzato parole come “valutazionare”.»

«Non penso che farei bene,» disse Chuck. «Voglio dire, mi manca solo un semestre per l’esame di dottorato. Inoltre,» disse, succhiando la granita, «alcune sue idee hanno senso. Cioè, molta roba che impariamo in classe sembra abbastanza inutile. Voglio dire, in effetti, cosa abbiamo noi a che fare con il Cretaceo Superiore? Potrebbe essere divertente fare giochi di ruolo e roba simile.»

«Bene,» disse Sarah. «Fai questo gioco di ruolo. Tu sei un Coriohosaurus. Sei intelligente e veloce, ma non abbastanza veloce dato che un Tyrannosaurus Rex ti ha appena staccato un pezzo di carne dal fianco con un morso. Che fai?»

«Cavolo, questa è difficile,» disse Chuck, sorseggiando pensoso. «Tu che faresti?»

«Pregherei.»

Martedì pomeriggio, appena finita la lezione dell’una, Sarah si recò all’ufficio di Robert. Non c’era. Aspettò fuori mezz’ora, leggendo un annuncio per un incarico semestrale sulla costa, e poi si diresse verso l’ufficio dell’Amministrazione del Parcheggio.

Lui se ne stava in piedi quasi all’inizio di una coda che si snodava giù per le scale e fuori dalla porta. Era formata principalmente da studenti, benché il primo della fila fosse un vecchio dall’aspetto fragile. Agitava una ricevuta verde in faccia al giovane dietro al bancone. Questo aveva i capelli biondi a spazzola e sembrava un Himmler adolescente.

«… un attacco di cuore,» stava dicendo il vecchio in cima alla fila. Sarah si domandò se ne aveva avuto uno quando aveva ricevuto la multa del parcheggio o se aveva intenzione di farselo venire in quel momento.

Sarah tentò di raggiungere Robert, ma c’erano due studenti che bloccavano la porta. Riconobbe una delle matricole della classe del dottor Othniel. «Oh, Todd,» diceva la matricola a un ragazzo in maglietta militare e jeans, «sapevo che mi avresti aiutato. Ho cercato di convincere Traci a venire con me — voglio dire, dopo tutto, era la sua automobile — ma penso che avesse un appuntamento.»

«Un appuntamento?» disse Todd.

«Be’, non ne sono sicura. È difficile stare dietro a tutti i suoi ragazzi. Io non ce la farei. Cioè,» — abbassò gli occhi con l’aria da santarellina — «se tu fossi il mio ragazzo, io non penserei mai a qualcun altro.»

«Scusate,» disse Sarah, «devo parlare al dottor Walker.»

Todd si fece da parte, e invece di spostarsi dall’altra, la matricola della classe del dottor Othniel gli si schiacciò addosso. Sarah scivolò oltre e si fece strada verso Robert, ignorando le occhiatacce delle altre persone che facevano la fila.

«Non dirmi che hanno fatto la multa anche a te,» disse Robert.

«No,» disse lei. «Dobbiamo fare qualcosa a proposito del dottor King.»

«Senza dubbio,» fece Robert indignato.

«Oh, sono davvero felice che la pensi così. Col dottor Othniel è inutile. Non capisce nemmeno quello che sta succedendo, e il dottor Albertson sta tenendo una lezione su “L’impattizzazione dei Fossili Microscopici sulla Società del Ventesimo Secolo”.»

«E sarebbe?»

«Non ne ho idea. Quando c’ero io, stava facendo vedere la videocassetta di The Land Before Time.»

«Ho avuto una trombosi coronarica!» urlava il vecchio.

«I veicoli non autorizzati non sono ammessi nelle aree di parcheggio,» disse il giovane nazista. «Comunque, abbiamo dato il via a un’analisi preliminare dell’incidente.»

«Un’analisi preliminare!» disse il vecchio, afferrandogli il braccio sinistro. «L’ultima che avete svolto è durata cinque anni!»

«Ci serve un’altra riunione col dottor King,» disse Sarah. «Dobbiamo dirgli che il punto non è la rilevanza, che la paleontologia è importante di per sé, e non perché vanno di moda gli orecchini di brontosauro. Sarà sicuramente ragionevole. Abbiamo scienza e logica dalla nostra parte.»

Robert guardò il vecchio al bancone.

«Che c’è da analizzare?» diceva. «Avete multato l’ambulanza mentre gli infermieri mi stavano rianimando!»

«Non credo che appellarsi alla ragione serva a qualcosa,» disse Robert dubbioso.

«Be’, allora che ne dici di una petizione? Dobbiamo fare qualcosa, o finiremo tutti a proiettare episodi dei Flintstones. È una persona pericolosa!»

«Lo è di sicuro,» disse Robert. «Sai cosa mi hanno appena dato? Una citazione in giudizio per aver parcheggiato davanti alla biblioteca del dipartimento.»

«Vuoi dimenticare per un attimo le tue stupide multe?» disse Sarah. «Non avrai più motivo di parcheggiare se non ci liberiamo di King. So che gli studenti di Albertson firmerebbero tutti una petizione. Ieri li ha costretti a tagliare le illustrazioni dai libri per farne un collage.»

«L’Amministrazione del Parcheggio non accetta petizioni,» disse Robert. «Hai sentito ciò che ha detto il dottor King al ricevimento. Ha detto “ho lasciato l’auto qui davanti”. Ha lasciato un biglietto sul parabrezza dicendo che il Dipartimento di Paleontologia gli aveva dato il permesso di parcheggiare là.» Sventolò il biglietto verde davanti a lei. «Sai dove ho lasciato la macchina? A quindici isolati da qui. E io sono quello che viene citato in giudizio per aver impropriamente concesso il permesso a parcheggiare!»

«Arrivederci, Robert,» disse Sarah.

«Aspetta un attimo! Dove vai? Non abbiamo ancora elaborato un piano d’azione.»

Sarah si fece nuovamente strada verso la fine della fila. I due studenti bloccavano ancora la porta. «Sono sicura che Traci capirà,» diceva la matricola della classe del dottor Othniel, «insomma, non è che ci sia niente di serio fra voi due.»

«Aspetta un attimo!» urlò Robert dal suo posto nella fila. «Che vuoi fare?»

«Evolvermi,» rispose Sarah.

Mercoledì c’era un altro appunto nelle cassette di Paleontologia. Era su carta verde, e Robert lo raccolse al volo puntando poi verso l’ufficio dell’Amministrazione del Parcheggio, mentre mugugnava oscure minacce. Era già lì che stava in fila dietro una giovane sulla sedia a rotelle e due pompieri, quando finalmente lo aprì e lo lesse.

«Lo so che stavo parcheggiando nel posto riservato agli handicappati,» stava dicendo la giovane, quando Robert si lasciò scappare un grido e ritornò di corsa verso l’edificio di Scienze della Terra.

Sarah aveva una lezione all’una, ma non c’era. I suoi studenti, che passavano il tempo a cancellare gli appunti sui libri di testo in modo da poterli rivendere alla libreria, non sapevano dove fosse. E nemmeno il dottor Albertson, che stava costruendo un foraminifero di cartapesta.

Robert entrò nella classe del dottor Othniel. «La prevalenza dei predatori nel Cretaceo Superiore,» stava dicendo il dottor Othniel, «portò a notevoli spinte evolutive, che si tradussero in adattamenti al nuoto e al volo.»

Robert tentò di attirare la sua attenzione, ma lui stava scrivendo “UCCELLI” nel portagessetti.

Ritornò in corridoio. L’assistente di Sarah era in piedi fuori dal suo ufficio, e mangiava un pacchetto di Doritos.

«Hai visto la dottoressa Wright?»

«Se ne è andata via,» disse Chuck, sgranocchiando.

«Andata via? Vuoi dire che ha dato le dimissioni?» fece, inorridito. «Ma non è necessario.» Agitò il foglietto verde davanti a Chuck. «Il dottor King condurrà un’analisi preliminare, una — com’è che la chiama? — ispezione preiniziatoria della pedagogia paleontologica predominante. Non dovremo preoccuparci di lui per almeno altri cinque anni.»

«L’ha letto,» disse Chuck, tirando fuori un barattolo di salsa piccante dalla tasca posteriore. «Ha detto che era troppo tardi. Aveva già pagato l’iscrizione.» Svitò il tappo.

«L’iscrizione?» disse Robert. «Di che parli? Dov’è andata?»

«È fuggita dalla gabbia.» Frugò nel sacchetto e tirò fuori una patatina. La inzuppò nella salsa. «Oh, e ti ha lasciato qualcosa.» Passò a Robert il barattolo di salsa piccante con le patatine e frugò nell’altra tasca posteriore. Diede a Robert l’opuscolo della scuola di volo e un quadrato di plastica verde.

«Il suo adesivo del parcheggio,» disse Robert.

«Già,» fece Chuck. «Ha detto che non le servirà nel posto in cui va.»

«È tutto qui? Ha detto nient’altro?»

«Ah, sì,» disse, inzuppando una patatina nella salsa che Robert teneva ancora in mano. «Ha detto di stare attenti alla caduta massi.»

«I dinosauri predatori prosperarono per tutto il Cretaceo Superiore,» disse il dottor Othniel, «e successivamente, insieme alle prede, scomparvero. Sono state avanzate diverse teorie sulla loro estinzione, nessuna della quali è stata confermata in modo autorevole.»

«Scommetto che non trovavano posto per la macchina,» sospirò uno studente che aveva scritto una delle lettere all’Amministrazione del Parcheggio e che infine aveva lasciato perdere dando via la sua Volkswagen per uno skateboard.

«Che?» disse il dottor Othniel, guardandosi intorno distratto. Si girò di nuovo verso la lavagna. «La decrescente disponibilità di cibo, l’aumento dei mammiferi, le ruberie di predatori più piccoli, senza dubbio diedero tutte il loro contributo.»

Scrisse:

1. DISPONIBILITÀ DI CIBO

2. MAMMIFERI

3. COMPETIZIONE

sul quinto inferiore della lavagna.

Gli studenti scrissero “Pensavo che fosse un asteroide” e “La mia nuova compagna di stanza Terri sta provando a rubarmi Todd! Ci credete? Firmato Deanna”.

«La fine dei dinosauri…» disse il dottor Othniel, e si interruppe. Si raddrizzò lentamente, vertebra dopo vertebra, finché fu quasi in posizione eretta. Alzò il mento, come se stesse annusando l’aria, e quindi si diresse verso la finestra aperta, si sporse, e rimase lì per diversi minuti, scrutando il cielo terso e vuoto.